Lo tsunami Covid stravolge i conti: assist da 8 milioni. Ma la manovra 2021 è un'incognita

Lo tsunami Covid stravolge i conti: assist da 8 milioni. Ma la manovra 2021 è un'incognita
Lo tsunami Covid stravolge i conti: assist da 8 milioni. Ma la manovra 2021 è un'incognita
di Massimiliano Petrilli
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Martedì 24 Novembre 2020, 02:55

ANCONA  - Un’iniezione di quasi dieci milioni di euro per le casse comunali e quelle della Conerobus. A cui aggiungere i bonus per le misure urgenti per sostenere le famiglie (e i commercianti) più esposte agli effetti economici: un paio di milioni da parte del Comune come contributo per la tassa rifiuti, un milione (di cui 500mila euro già utilizzati) da spendere per i voucher spesa. Il Covid costringe gli uffici finanziari di palazzo del Popolo a tenere sotto controllo giorno per giorno l’andamento della cassa per bilanciare immediatamente eventuali scostamenti (sia in positivo che in negativo) delle singole voci.

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Un esercizio da equilibristi, tanto che da febbraio in poi la Giunta ha approvato otto variazioni d’urgenza al Bilancio di previsione 2020.

L’ultima ieri mattina con una riunione volante dell’esecutivo e atto subito pubblicato all’albo pretorio così da poter esser votato entro fine mese dal consiglio comunale. 


Un documento dove l’effetto Covid sul Comune viene fotografato dalla tabella dove sono riassunte le singole voci d’incasso. Un rosso da 10 milioni e 66.800 euro secondo gli ultimi calcoli della Ragioneria. Perdite tributarie ed extratributarie compensate con quasi 8 milioni di trasferimenti compensativi legati ai vari decreti legge (Cura Italia, Rilancio e Agosto). «La maggior parte delle risorse sono state stanziate per le funzioni fondamentali del Comune - sottolinea Ida Simonella, assessore al Bilancio - mentre altri fondi hanno riguardato voci specifiche». Così ad esempio da Roma sono arrivati 206mila euro finalizzati ad attutire il minor gettito dell’Imu (923mial euro la perdita sinora per il Comune), altri 313mila euro sono andati alla voce Tassa di soggiorno (in sofferenza per 260mila euro) e 261mila euro per risollevare il -865mila della Cosap (praticamente dimezzata rispetto alla previsione iniziale del Bilancio). 


In cassa sono poi arrivati 5,5 milioni per le cosiddette funzioni generali a cui si è sommato un ulteriore fondo “prudenziale” di 1,5 milioni. Ma non è escluso che entro fine anno possano arrivare altri 3-400mila euro. A soffrire di più l’effetto Covid sono stati i capitoli d’entrate legati al recupero Imu (-1,4 milioni), mense scolastiche (1.176.000 euro), oneri di urbanizzazione (1,1 milioni). Ma minori incassi si sono avuti anche per le multe della Polizia locale (un milione) e dagli asili nido (450mila euro). Ma praticamente tutte le voci d’entrata sono in rosso: dai 140mila euro dei parcheggi ai 60mila delle tariffe scuolabus, dai 115mila euro degli impianti sportivi ai 12mila euro che il Comune aveva preventivato i incassare dalle manifestazioni fieristiche. Mentre la lotta all’evasione vede un minor incasso complessivo di 2,3 milioni.

A far quadrare il cerchio dei conti c’è inoltre la rinegoziazione di circa 270 mutui di vecchia data che, grazie alla sospensione di rate e interessi, ha permesso di liberare circa 3 milioni necessari per una serie di investimenti e spese correnti, tenendo sempre presente l’obiettivo del pareggio di bilancio. Ma il perfetto equilibrio tra entrate e spese già impensierisce gli uffici in vista del Bilancio 2021: quali saranno gli effetti del Covid sui redditi di famiglie, imprese e attività? Su quali risorse potrà contare il Comune? Si potranno garantire tutti i servizi, in particolare quelli legati al welfare?


Lo tsunami della pandemia ha travolto anche le varie aziende comunali. A pagare un prezzo salato la Conerobus, con i minori introiti dalla vendita dei titoli di viaggio. Colpo in parte attutito anche in questo caso grazie ai trasferimenti regionali: 1,3 milioni per compensare la mancata bigliettazione.

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