Il porto conta i danni
ma si sta rialzando

Il porto conta i danni ma si sta rialzando
di Alessandra Camilletti
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Giovedì 25 Settembre 2014, 11:28 - Ultimo aggiornamento: 26 Settembre, 17:16

ANCONA - Si parla di oltre 400 mila euro di danni solo per il patrimonio dell’Autorit portuale. Il commissario straordinario Rodolfo Giampieri ieri mattina ha riguardato la primissima stima messa a punto dagli uffici dopo il passaggio della tromba d’aria della notte tra lunedì e martedì. Tre ore da incubo.



La Capitaneria di porto calcola 1,5 milioni di euro di danni alle vongolare, una spesa fino a centomila euro per rimettere a posto la Superfast, 300 mila euro per il pontile e 150 mila euro per le due banchine danneggiate. Oltre 2 milioni di euro tra tutto, in maniera realistica. Conti verificati insieme all’Autorità portuale, che guarda in particolare alle funzionalità delle proprie infrastrutture.

“Stiamo già facendo i ripristini”, aggiunge Giampieri, proiettato a garantire la continuità dell’attività su tutte le banchine disponibili, specie dopo che la 22 non è più disponibile per problemi di staticità. Sarà la società armatoriale - spiega la Capitaneria attraverso il comandante in seconda Felice Tedone - a saldare i danni provocati dalla Superfast, sganciata dagli ormeggi da venti fino a 50 nodi e finita contro vongolare e banchine.

Già ieri è stato necessario intervenire per dare un nuovo assetto di operatività allo scalo, per quanto temporaneo. Le vongolare che hanno scampato l’incidente sono state trasferite alla banchina uno. Riepiloga il commissario straordinario Giampieri: “Il l pontile delle vongolare è perso completamente. La rampa di imbarco alla banchina 16, quella in ferro, va rimessa in sesto perché lesionata fortemente. Danni minori hanno subito le banchine 17 e 18, per la botta della nave, ma entrambe vanno comunque ripristinate immediatamente”.

E’ questo il problema numero uno, adesso. “Di intesa con la Capitaneria metteremo in efficienza gli spazi nella maniera più veloce possibile, assicurando funzionalità e continuità all’attività del porto”. A partire dalla messa in sicurezza delle vongolare. “Le imbarcazioni che non hanno subito danni sono state tutte spostate alla banchina uno. Una soluzione temporanea che serve a liberare l’area e a lasciare lavorare i mezzi. Nel complesso due vongolare sono affondate e altre quattro sono rimaste danneggiate”, spiega Giampieri.

“E’ stato assicurato il servizio a passeggeri, auto e camion che dovevano essere imbarcati sulla Superfast e che sono poi partiti sulla Anek. Va registrata la collaborazione tra le compagnie: la Anek ha anticipato la partenza di un giorno. La funzionalità del porto non ha risentito di quanto avvenuto. E la cosa più importante è che non ci sono state conseguenze a persone”, aggiunge il commissario dell’Authority. Capitolo a sé il danneggiamento delle barriere della security piegate dal vento.

Sarà ora l’inchiesta della Capitaneria di porto a fare chiarezza su quanto avvenuto e a verificare eventuali responsabilità. L’inchiesta è scatta subito, in automatico.

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