Il “triangolo” finisce male, zuffa a luci rosse. Arriva la polizia per placare i due fidanzati

Una volante della polizia
Una volante della polizia
di Stefano Rispoli
2 Minuti di Lettura
Domenica 10 Luglio 2022, 02:30 - Ultimo aggiornamento: 11 Luglio, 08:21

ANCONA Il triangolo no, non l’aveva considerato la polizia, quando è intervenuta venerdì sera in un appartamento alle Grazie per una zuffa domestica. Quello che in un primo momento sembrava un problema legato alla droga, in realtà era una questione di gelosia, sentimento insopportabile per un uomo che aveva concordato un ménage a trois con la sua compagna e un terzo giovane. Ma evidentemente qualcosa è andato storto, al punto che sono dovute intervenire le Volanti.  

Il litigio

A chiamare il numero unico d’emergenza 112 è stato proprio l’uomo che ha spiegato di aver litigato con la compagna in quanto da un paio di giorni si frequentava con un ragazzo, presente sul posto. «Porta la droga alla mia fidanzata», ha raccontato agli agenti.

Il presunto pusher ha ammesso di frequentarla, ma ha negato di averle ceduto del “fumo”. Piuttosto, ha spiegato di essere stato invitato a passare momenti piccanti con la donna sotto gli occhi del suo compagno. Ma la serata a luci rosse si è conclusa nel peggiore dei modi, con una lite tra i due fidanzati e l’intervento dei poliziotti. Alla fine, l’uomo ha deciso di andarsene dalla sua abitazione, lasciando soli la fidanzata e il terzo. Gelosia, una brutta bestia. Lo sa bene anche una studentessa che ieri mattina in piazza Roma ha chiesto aiuto alla polizia perché era molto agitata. Stava girovagando senza meta dopo un litigio con il fidanzato che la stava tempestando di telefonate e messaggi dai contenuti minacciosi e offensivi perché non tollerava che un suo conoscente, di cui è geloso, la stesse aiutando nell’effettuare un trasloco. I poliziotti si sono portati nell’appartamento della ragazza e hanno identificato il compagno che si è subito scusato: «Fatico a gestire la mia rabbia», ha spiegato. Poi se n’è andato. Gli agenti hanno tranquillizzato la giovane, invitandola a ricontattare la polizia in caso di emergenza. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA