Palazzo viola di Torrette ostaggio dei teppisti. Terrorizzati dai vandali spaccatutto: «Un blitz al giorno, dateci le spycam»

Palazzo viola di Torrette ostaggio dei teppisti. Terrorizzati dai vandali spaccatutto: «Un blitz al giorno, dateci le spycam»
Palazzo viola di Torrette ostaggio dei teppisti. Terrorizzati dai vandali spaccatutto: «Un blitz al giorno, dateci le spycam»
di Michele Rocchetti
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Giovedì 20 Ottobre 2022, 03:10 - Ultimo aggiornamento: 21 Ottobre, 08:25

ANCONA - C’è chi si è visto danneggiare gli arredi esterni, chi ha rischiato di prendersi una bottiglia in testa, chi è stato colpito da un pallone improvvisati. Sono in tanti, tra coloro che lavorano o frequentano il palazzo viola di Torrette, ad avere dovuto almeno una volta fare i conti con i ragazzini terribili che, approfittando della mancanza di luci e videosorveglianza, da tempo l’hanno eletto a proprio covo.

L’ultimo episodio è stato lo sfondamento con un sasso della porta di ingresso del salone “Il bello dei capelli”, ma i raid si ripetono a ritmo quasi quotidiano. «Giusto cinque giorni fa ho chiamato la polizia perché c’erano dei giovani che stavano di nuovo tirando bottiglie dalla balconata – fa sapere Martina Subissati, già oggetto in passato degli eccessi dei teppisti che l’hanno addirittura presa a sputi -.

Uno è stato acciuffato e condotto dai genitori. Gli altri, però, sono riusciti a darsela a gambe, perché le vie di fuga sono tante». Il lancio di oggetti sembra essere il loro passatempo preferito. Un passatempo, però, davvero molto pericoloso. Anche perché non è limitato alle ore serali.

«Circa un mese fa sono venuto qui in banca all’orario di apertura – racconta un residente -. Una volta arrivato ho sentito degli schiamazzi provenire dall’alto e ho fatto giusto in tempo a ripararmi sotto il portico che è piovuta giù una bottiglia di birra».  Un’altra residente è stata anche colpita. «Passavo a piedi dietro il bar Mito e mi è arrivata addosso una grossa palla fatta di carta arrotolata legata con lo scotch. Ma questo è niente. Un paio di mesi fa hanno preso la casetta di plastica dell’asilo qui sopra e l’hanno gettata giù per le scale. Se poi la domenica mattina vai agli ultimi piani trovi di tutto: bottiglie, bastoni, mozziconi di sigaretta». Cose che vengono rimosse da chi si occupa delle pulizie. Ma le prove di questa attività possono scorgersi su uno dei terrazzamenti non accessibili che danno su via Conca. Qui sono state lanciate sedie, bottiglie, coperture in plastica e in compensato, una passerella in metallo, una ruota di bicicletta, un estintore e altri rifiuti vari. Poi ci sono gli atti vandalici.

«La scorsa settimana hanno strappato con un bastone le luci che avevamo messo lungo le scale – fa sapere Stefano Fraticelli del ristorante Sessanta126 -. Ogni tanto proviamo a dire qualcosa, ma rispondono in maniera arrogante. Il metronotte la sera li allontana e chiude i cancelli, ma loro riescono ad entrare. L’unica maniera per arginarli è mettere più luci e t elecamere». Su questo tutti d’accordo. «Io non ho avuto problemi – dice Enrico Spina della pescheria Cavalluccio Marino -, ma vengo comunque danneggiato perché la clientela non si sente sicura. L’unica soluzione è mettere delle telecamere. Dove le hanno messe, tipo all’ufficio postale, le cose sono migliorate».

Inutile, invece, invocare una maggiore presenza delle forze dell’ordine. «Quando le abbiamo chiamate sono sempre intervenute – riferisce Pompilio Caccese del Bar Mito -, ma non è che possono stare qui in pianta stabile. Ci vuole la videosorveglianza». Che però dovrebbe istallare il condomino, perché l’unica zona di competenza del Comune è il piazzale, in cui la telecamera c’è già.

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