Grave a 23 anni per una polmonite da Covid. Torrette in tilt, un contagiato è in attesa di ricovero da oltre 100 ore

Ambulanze al Pronto soccorso di Torrette
Ambulanze al Pronto soccorso di Torrette
di Stefano Rispoli
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Sabato 13 Febbraio 2021, 02:15

ANCONA - È un’escalation: ogni giorno peggio del precedente. A Torrette non sanno più dove mettere i pazienti Covid. Ieri al Pronto soccorso è arrivata una donna di 74 anni, talmente grave da dover essere subito intubata. Ma poiché la Clinica di Rianimazione, diretta dal professor Abele Donati, è al completo (19 i ricoverati), la paziente è stata trasferita con massima urgenza all’ospedale di Fermo. 

 
Nel polo sanitario regionale è un’emergenza senza fine. All’Obi (il reparto di Osservazione breve intensiva), riconvertito totalmente ad area Covid, è in cura da ieri anche un ragazzo anconetano di soli 23 anni in Cpap (la ventilazione meccanica a pressione negativa) a causa di una polmonite scatenata dal virus: se i valori dell’ossigenazione non torneranno a livelli accettabili, anche lui dovrà essere intubato, come il 41enne anconetano, senza altre particolari patologie, ricoverato giovedì. 
«La situazione Covid è brutta, quella non Covid bruttissima -commenta la dottoressa Susanna Contucci, responsabile dell’Obi -. In 25 anni non ho mai visto una cosa del genere. La pressione sull’ospedale è elevatissima, stiamo cercando di redistribuire le forze, spostando personale da una parte all’altra, ma non è facile. Ci aspettavamo un incremento dei casi Covid, ma non a questo livello. Siamo veramente al massimo del carico e tutti i reparti sono pieni». È un viavai di ambulanze al Pronto soccorso, dove ieri erano assistite 14 persone contagiate dal virus. Tra loro, anche un paziente positivo che attende il ricovero da oltre 100 ore, quando le linee guida nazionali stabiliscono un massimo di otto: questo proprio a causa del fatto che i posti letto nelle aree dedicate sono tutti esauriti e sono occupati dai pazienti più gravi. Il quadro di ieri a mezzogiorno: 19 pazienti in Rianimazione, 22 in subintensiva, 38 a Malattie infettive, 22 al Cov-4 e 14 al Pronto soccorso-Obi, per un totale di 115 Covid. Vista l’ondata crescente di contagi, la Direzione ospedaliera è corsa ai ripari con un provvedimento d’urgenza: l’ampliamento dell’area Cov-4 che verrà trasferita dal sesto al quinto piano, con l’attivazione di 12 posti letto aggiuntivi di terapia semintensiva a indirizzo pneumologico, che passeranno da 24 a 36. 
E poi ci sono le altre urgenze e l’ordinaria amministrazione, che complicano ulteriormente la situazione. Ieri alle 19 c’erano 53 persone al Pronto soccorso, di cui 19 in attesa. Ben 7 gli accessi in codice rosso: a un certo punto la sala emergenza ha dovuto trattare 6 persone contemporaneamente. Si allungano, di conseguenza, i tempi d’attesa: fino a 9 ore per un codice verde. 
 

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