Ancona, torna a casa ubriaco, litiga
con la moglie e minaccia di lanciarsi

Ancona, torna a casa ubriaco, litiga con la moglie e minaccia di lanciarsi
di Stefano Rispoli
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Martedì 8 Gennaio 2019, 05:05
ANCONA - Rientra a casa dopo una sbronza con gli amici, litiga con la moglie e prima tenta di ferirsi con un coltello, poi minaccia di buttarsi dal quarto piano. Il tutto sotto gli occhi dei figli piccoli, uno dei quali è stato accidentalmente ferito a una mano dalla lama. Panico domenica sera in una palazzina di via Gioberti, dove il pianto disperato di una donna e le grida del marito hanno svegliato di soprassalto gli inquilini.
L’intervento del 118 e dei carabinieri ha scongiurato il peggio. I soccorritori sono arrivati nel momento in cui l’uomo, un trentenne d’origine peruviana, aveva scavalcato la ringhiera e, palesemente ubriaco, era intenzionato a lanciarsi nel vuoto. Determinante la prontezza di riflessi della compagna, anconetana, che l’ha afferrato per il collo e ha impedito che compisse il gesto estremo, trascinandolo con tutte le sue forze all’interno dell’appartamento.
  
Non era ancora mezzanotte quando a Tavernelle si è scatenato il caos, fra le grida disperate che arrivavano dall’appartamento, l’uomo sporto pericolosamente sul terrazzo e le sirene dei mezzi di soccorso intervenuti tempestivamente dopo la prima richiesta d’aiuto al 118 da parte della giovane mamma che non sapeva più come fare per riportare alla calma il marito e proteggere i suoi due bambini. Tutto sarebbe nato da un litigio scoppiato perché il peruviano, per l’ennesima volta, era andato a fare bisboccia con gli amici e a malapena si reggeva in piedi quando è tornato a casa in tarda serata.
La compagna, vedendolo in quello stato, si è messa a urlare, accusandolo di non tenere abbastanza a lei e ai due bambini. Il giovane papà, la cui lucidità era già messa a dura prova dall’alcol, è andato in cucina, ha afferrato un coltello e ha minacciato di farsi del male. Una scena terribile anche per i due figlioletti. Per lo choc, il più grande ha cominciato a vomitare. L’altro, di soli cinque anni, spaventatissimo, è corso verso la mamma proprio quando lei cercava di disarmare il marito. All’improvviso, la lama lo avrebbe raggiunto a una mano, ferendolo per fortuna in modo lieve. L’immagine del bimbo sanguinante deve aver innescato un istinto autolesionista nella mente del papà che, preso dal panico, ha aperto la porta-finestra del terrazzo e ha scavalcato la ringhiera, determinato a farla finita. Il salto nel vuoto, per oltre dieci metri dal quarto piano della palazzina di via Gioberti, non gli avrebbe lasciato scampo.
La moglie in qualche modo è riuscita a fermarlo, afferrandolo per il collo e trascinandolo in casa, proprio mentre sul posto arrivavano i soccorritori del 118 e della Croce Rossa insieme ai carabinieri. Il bimbo è stato medicato sul posto, senza necessità di punti di sutura al dito. Il padre è stato portato a Torrette per accertamenti. Il suo show è proseguito anche all’ospedale perché ha tentato di allontanarsi prima della visita: i carabinieri lo hanno rintracciato in strada e riportato al pronto soccorso, dove è stato sottoposto a tutti i controlli del caso.
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