I test per vedere come si invecchia
tutti in coda per il check-up dell’Inrca

I test per vedere come si invecchia tutti in coda per il check-up dell’Inrca
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Venerdì 19 Ottobre 2018, 07:50
ANCONA - Tutti in fila per scoprire se si sta invecchiando in salute. Già dalle prime ore del pomeriggio centinaia di persone si sono ritrovate ieri in piazza Roma per partecipare al Longevity Check-Up, una due giorni dedicata alla prevenzione organizzata dall’Inrca in occasione dei 50 anni di attività della struttura. 

Si è trattato per lo più di donne sopra i 60 anni, che in qualche caso avevano già avuto contatti con l’Inrca, avendo partecipato a studi clinici effettuati dal centro di ricerca. Non sono mancati tuttavia i curiosi, attirati dalla possibilità di fare uno screening gratuito durante la passeggiata quotidiana lungo le vie del centro. «Siamo molto contenti che ci sia tutta questa partecipazione – ha dichiarato il direttore sanitario, Alberto Deales - D’altronde l’iniziativa è stata costruita proprio per far capire alla gente che l’Inrca è al servizio della città e che non cura soltanto i malati, ma promuove anche le pratiche necessarie a intraprendere un corretto stile di vita, fondamentale sia per ritardare la comparsa di malattie croniche, sia per prevenirne le complicanze nei pazienti che ne sono già affetti». Chi ieri si è recato presso i gazebi allestiti in piazza Roma ha potuto innanzitutto sottoporsi a una serie di controlli riguardanti i più importanti indicatori dello stato di salute negli anziani: peso, glicemia, colesterolo, pressione arteriosa, indice di massa corporea, performance fisica (con misura della massa muscolare, della forza della presa della mano e dei tempi che si impiegano ad alzarsi da una sedia). Successivamente ognuno è stato accolto da un geriatra, che in base ai risultati ha fatto una valutazione generale dello stato di salute dei partecipanti, indirizzandoli poi, in caso di necessità, verso gli specialisti. Ieri erano presenti dei cardiologi, pronti a fare uno screening sull’aritmia cardiaca, e delle psicologhe, che hanno controllato le capacità cognitive dei convenuti. 

Al termine dei colloqui tutti i partecipanti riceveranno una scheda in cui saranno riportati i risultati delle valutazioni, insieme a una serie di consigli e raccomandazioni per un più corretto stile di vita. «Ciò che ci interessa – spiega Anna Rita Bonfigli, coordinatrice dell’iniziativa – è far capire che una buona vecchiaia si costruisce prima, quando ancora si è in salute, attraverso corretti stili di vita che includono attività fisica, una giusta dieta, ma anche una buona vita sociale».
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