La maxi Tac per pazienti Covid è operativa a Torrette: fino a 30 esami al giorno e percorsi separati

La Tac allestita davanti al Pronto soccorso di Torrette
La Tac allestita davanti al Pronto soccorso di Torrette
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Mercoledì 17 Marzo 2021, 07:14

ANCONA - La Tac mobile per soli pazienti Covid, costata 182mila euro (Iva compresa) per un noleggio di 3 mesi, è operativa da ieri. È stata inaugurata dallo staff di Torrette in presenza dell’assessore regionale Filippo Saltamartini. «È stata montata a tempo di record ed è il frutto del lavoro di squadra - rileva il dg Michele Caporossi -: l’abbiamo collocata in posizione contigua con la camera calda, in collegamento diretto con il pronto soccorso, rivisitando un magazzino all’interno del quale è stato sistemato un ecografo».

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La Tac a 64 strati, assemblata all’interno di un container posizionato nel parcheggio del pronto soccorso e fornita dalla ditta Gnodi Service Srl, consentirà di separare definitivamente i percorsi all’interno dell’ospedale regionale. «La discriminazione degli accessi tra pazienti Covid e non Covid è fondamentale - spiega il professor Andrea Giovagnoni, direttore del Dipartimento di Scienze radiologiche degli Ospedali Riuniti -.

Si è creata un’unità integrata con diagnostica per i casi Covid che pochi ospedali possono vantare in Italia. Si tratta di una Tac di media generazione, ma assolutamente idonea al ruolo per cui è stata concepita e noleggiata dall’azienda. Vorrei però ricordare che dietro queste apparecchiature ci sono uomini, donne e grandi professionisti che formano un gruppo impegnata da un anno, in modo incessante, nel fronteggiare l’emergenza pandemica.

La Radiologia ha dato un contributo importante perché è il punto di partenza per decidere, insieme ai clinici, la migliore terapia da adottare per i pazienti colpiti dal virus. Abbiamo dovuto raddoppiare le squadre e bloccare i riposi per garantire un’assistenza all’altezza. E questa Tac sarà operativa 24 ore su 24». La squadra è formata da un medico radiologo, un tecnico di radiologia e un infermiere. Sono stati predisposti tre turni (dalle 6 alle 14, dalle 14 alle 20 e quello notturno) che impegneranno una dozzina di radiologi al giorno. La maxi Tac, collegata all’ecografo, consentirà di effettuare dai 20 ai 30 esami quotidianamente e non sarà dedicata solo ai pazienti Covid in arrivo al pronto soccorso, ma anche a quelli contagiati dal virus e già ricoverati all’ospedale.

«Il problema principale era trasportare le persone dai reparti alla Tac - spiega il professor Gabriele Polonara, direttore della clinica di Neuroradiologia -, ma sono stati individuati dei percorsi ben precisi che impediranno imbuti e commistioni tra pazienti». 

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