Manuela, l'ultima visita all'amica poi la morte
Viaggio sulla Statale, 20 chilometri di trappole

L'incidente mortale sulla Statale
L'incidente mortale sulla Statale
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Sabato 30 Dicembre 2017, 04:45 - Ultimo aggiornamento: 11:36

ANCONA - L'ultima visita a un'amica insieme ai  figli. Poi l'incidente fatale per mamma Manuela, 43 anni, parrucchiera, tre bimbi e una vita ancora tutta da vivere. Una vita stroncata su quei 20 chilometri, tappezzati di croci e intrisi di sangue. La Statale maledetta ha fatto un’altra vittima in un frontale tra Osimo Stazione e Ancona. Una famiglia distrutta dall’ennesima tragedia su una strada da incubo, disseminata di trappole e segnata da una interminabile scia di lutti. I 20 chilometri di paura della Statale 16 cominciano alla Caffetteria, da sempre teatro di schianti cruenti. L’ultimo lo scorso 20 ottobre, di notte: un Suv non vede un furgone in avaria e lo centra in pieno, finisce nell’altra corsia dove piomba un Tir. Il conducente dell’auto, un dentista filottranese, è miracolato. Scarsa visibilità e velocità elevate rendono questo tratto super pericoloso. Ma le insidie sono ovunque, come nel restringimento di carreggiata che, proseguendo verso Ancona, c’è in prossimità del ponte Falconara II. Altro punto critico è l’ingresso alla galleria di Barcaglione: qui spesso si formano imbuti improvvisi che non lasciano il tempo di frenata. E subito dopo, lungo il viadotto di Barcaglione, la doppia striscia continua non basta a invitare alla prudenza piccoli Hamilton che si esibiscono in sorpassi da ritiro della patente. D’altronde, non esistono controlli. L’autovelox si trova sulla sinistra, dopo i 171 metri del tunnel Orciani. Ma a volte da deterrente si trasforma in un pericolo ulteriore perché chi si accorge all’ultimo della sua presenza inchioda di botto, con conseguenze facili da immaginare. 

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