Accordo sull'utilizzo degli stadi
Il calcio scatena tanti veleni in Consiglio

Accordo sull'utilizzo degli stadi Il calcio scatena tanti veleni in Consiglio
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Venerdì 8 Luglio 2016, 10:54
ANCONA - Il Comune pensa soprattutto al rischio di spesa. Oltre 600 mila euro per interventi alla parte strutturale dello stadio, quasi 16 mila per danni da infiltrazioni e una cifra variabile, tra 244 mila e 379 mila euro per gli impianti. A conti fatti, nel timore di un procedimento di risarcimento al Tribunale civile, cui si è già rivolta la Us Ancona 1905, l’amministrazione ha deciso di transare rispetto alla vicenda dei rapporti tra Comune e società per l’uso di Dorico e Del Conero. Ma l’accordo ieri è diventato un caso in Consiglio, con un botta e risposta tra il capogruppo di 60100 Stefano Tombolini e il sindaco Valeria Mancinelli.

«La società doveva corrispondere al Comune 200 mila euro ma così l’importo viene ridotto della metà e viene rateizzato in dieci anni, con il rilascio di una polizza fideiussoria», dice Tombolini nel corso di una interrogazione. Gli ribatte a margine il sindaco Mancinelli: «Tombolini si scaglia contro l’Ancona calcio e attacca l’amministrazione perché ha transato un contenzioso che durava da oltre dieci anni. Aver messo un punto fermo in una vicenda che ha travagliato la città e gli appassionati di calcio, averla chiusa positivamente, per Tombolini diventa una colpa». In una tenzone da ultras, la delibera è cosa fatta. Dagli atti del Comune, la Us Ancona risultava debitrice di spese per utenze per 106 mila euro e di canoni concessori non versati per oltre 21 mila euro. Al Dorico la società ha realizzato migliorie e manutenzioni straordinarie chiedendo il ristorno per 360 mila euro.

Dal canto suo, l’ufficio tecnico ha calcolato in 64 mila euro il lavoro straordinario effettuato. Quanto al Del Conero, si calcolano 23.180 euro mai corrisposti per le partite. Poi c’erano bollette per l’energia elettrica per oltre 48 mila euro, mai recuperate. Si susseguono incontri, finché l’Us Ancona 1905 avvia un procedimento di accertamento tecnico preventivo al Tribunale civile, conclusosi con una perizia. Il Comune teme i riflessi di un contenzioso, tanto più che i crediti vantati e mai riscossi sono in via di prescrizione. Quindi, la transazione. La società dovrà versare 100 mila euro al Comune in dieci anni. Il Comune effettuerà manutenzioni per 200 mila euro dal 2017 al 2021.
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