Protestano i bagnanti di Portonovo: «Sfiorati dai motoscafi che sfrecciano fino a riva»

Protestano i bagnanti di Portonovo: «I motoscafi sfrecciano fino a riva»
Protestano i bagnanti di Portonovo: «I motoscafi sfrecciano fino a riva»
di Roberto Senigalliesi
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Martedì 19 Luglio 2022, 00:05 - Ultimo aggiornamento: 14:59

ANCONA - Portonovo, il pericolo viene dal mare. Non perché agitato bensì perché solcato da imbarcazioni che, incuranti delle regole e di ogni minimo senso civico, sfrecciano a pochi metri dalla riva. E’ questo il senso della segnalazione di un bagnante che domenica ha rischiato grosso mentre stava tranquillamente facendo il bagno nello specchio d’acqua di fronte al Fortino ed alle terrazze, posti frequentati da diverse famiglie. 


Vicino al Fortino

«Da cittadino anconetano frequentante le spiagge di Portonovo – racconta il lettore nella sua segnalazione – mi sento in dovere di segnalare un fatto gravissimo, secondo me. Nella mattinata di domenica mentre ero immerso a fare il bagno tra il Fortino e le Terrazze ho rischiato più volte di venire falciato da imbarcazioni che non rispettano sicuramente i 300 metri previsti dal regolamento della navigazione e come me hanno rischiato tutte le persone che stavano facendo il bagno, bambini e ragazzi compresi. In questo tratto, vorrei ancora segnalare, le boe non ci sono assolutamente e le imbarcazioni guidate da sedicenti piloti sfrecciavano incuranti dei bagnanti».
Il lettore spera che la sua segnalazione abbia l’effetto di un campanello d’allarme. «Che vogliamo fare aspettare che le cronache descrivano un incidente? Spero che queste poche righe vengano prese in considerazione diventando uno stimolo per catalizzare l’attenzione della Guardia Costiera, per la sicurezza di tutti».

Posizionate male

Si tratta di una denuncia, peraltro, che trova altri riscontri di chi si è trovato nelle medesime situazioni. Soprattutto verso Mezzavalle ed il Trave dove – denuncia Andrea Fantini – del Comitato Mezzavalle Libera negli ultimi anni sono aumentate le imbarcazioni ma diminuite o mal posizionate le boe che segnalano il limite dei 300 metri dalla riva. «Boe posizionate – afferma - solo fino all’altezza dello stradello nord, mentre negli anni scorso arrivavano fino al Trave, come disposto dall’ordinanza della Capitaneria di Porto. L’invito è ad intensificare i controlli sia da parte del Comune che della stessa Capitaneria di Porto».
Ricordiamo che la normativa prevede per la navigazione e l’ancoraggio di barche il rispetto dei 300 metri dalla costa sabbiosa e di 100 da quella rocciosa, ed il limite di velocità di 10 nodi, proprio per garantire la sicurezza dei bagnanti.

Distanze, secondo diverse altre segnalazioni, che non vengono rispettate anche per perché le boe non sono posizionate ogni 50 metri. Ma chi deve posizionare queste boe e metterle come da normativa? Proprio per porre l’attenzione su questa problematica domenica mattina, dalle 9, Mezzavalle Libera, in collaborazione con la Vela Nuoto, organizza la “Nuotata di Mezzavalle”, che ritorna dopo due anni sosta per la quindicesima edizione, non competitiva con percorso appunto dalla riva fino ai 300 metri. Lo scopo, oggi come all’inizio, è quello di rivendicare il diritto di nuotare in sicurezza entro il limite consentito dei 300 metri. 

Controlli e multe

Nei giorni scorsi la Capitaneria di Porto aveva ricordato di svolgere giornalmente, in terra ed in mare, i controlli dei natanti e dei frequentatori delle spiagge con una vedetta della Guardia Costiera che aveva portato ad elevare le prime multe. Andrea Vitali, Comandante in seconda della Capitaneria di Porto, aveva ammesso che è sempre più difficile far rispettare le regole. Soprattutto quelle legate allo stazionamento entro i 300 metri dalla costa ed al transito a motore acceso sulla linea dei bagnanti. «Su questo tipo di trasgressioni – le sue parole - saremo sicuramente irreprensibili. Mentre per quanto riguarda il pernottamento a terra è egualmente un’attività non consentita, anche se si tratta di un’infrazione non molto grave in quanto per ricadere nell’occupazione demaniale bisogna fermarsi più giorni. In ogni caso - aveva concluso- quando veniamo a conoscenza di comportamenti del genere interveniamo e facciamo subito sgomberare».

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