Spariti dopo i tuffi dalla scogliera
a Torrette si cercano due giovani

Spariti dopo i tuffi dalla scogliera a Torrette si cercano due giovani
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Martedì 14 Agosto 2018, 04:15 - Ultimo aggiornamento: 10:23

ANCONA - Si sono allontanati dalla comitiva con cui erano venuti in spiaggia per raggiungere il mare e fare una nuotata. Sono arrivati fino alla scogliera frangionde che dista circa 70 metri dalla riva. Per qualche minuto hanno giocato con l’acqua, tuffandosi anche dalle rocce. Dal divertimento alla tragedia. All’improvviso il buio più totale. Nessuno li ha più visti riemergere. Spariti nel nulla, forse trascinati dalla corrente, forse colpiti da un malore. 
 

 


È dalle 16.30 di ieri che non si hanno più notizie di due ragazzi di origine nigeriana, 25 e 20 anni, travolti dalle onde lungo il litorale di Torrette. Sono entrambi richiedenti asilo e domiciliati, tramite una cooperativa sociale di Senigallia (Vivere Verde onlus), in degli appartamenti situati a Monsano. A lanciare l’allarme sono stati i loro amici, rimasti sulla spiaggia e anche loro di origine africana, e alcuni bagnanti. L’ultimo avvistamento della coppia è avvenuto nei pressi della scogliera. E proprio lì, almeno in un primo momento, si è attivata la catena dei soccorsi, alimentata sia via mare che via terra dagli uomini del 118, dall’elisoccorso, dalla Croce Gialla, dai vigili del fuoco e dai carabinieri di Collemarino. Le operazioni sono state coordinate per tutto il tempo dalla Capitaneria di Porto. Le ricerche dei due dispersi sono andate avanti fino a che non ha fatto buio, ma hanno dato esito negativo.

 

Continueranno quest’oggi alle prime luci dell’alba con un massiccio apparato di mezzi per cercare di trovare i due dispersi, John e Kennedy. Il primo, 25 anni, è da poco in Italia e sta aspettando che la Commissione territoriale verifichi la sua documentazione per lo status di rifugiato. Mentre il secondo, 20 anni, ci sta da quando era appena maggiorenne e la sua domanda ha già ottenuto due dinieghi, entrambi impugnati. Come raccontato dal mediatore Nosa Osawe, entrambi si erano messi d’accordo con altri otto africani per poter passare una giornata sulla spiaggia libera di Torrette e pranzare sotto il sole, all’altezza del sottopasso che divide il litorale dalla Flaminia. John, pur di non rinunciare a una giornata al mare, aveva deciso di posticipare un appuntamento con Nosa che aveva per lui un pacco arrivato dalla sua famiglia, rimasta in Nigeria. Il dramma è avvenuto in un attimo. John e Kennedy avevano deciso di farsi un bagno, lasciando la loro comitiva sulla spiaggia. 

Per raggiungere la scogliera non avrebbero avuto alcun problema. Anzi, avrebbero approfittato delle rocce per fare qualche tuffo. All’improvviso sarebbero spariti dietro gli scogli, laddove cambiano il fondale e le correnti. Nessuno, né i bagnanti né la combriccola di amici, li avrebbe più visti. E a quel punto, è scattato l’allarme. In primis, sulla battigia si sono portati i militi della Croce Gialla di Ancona e l’automedica del 118, supportati dai pattini dei bagnini di salvataggio. Poi il cielo è stato sorvolato dall’eliambulanza partita dalla cittadella dell’ospedale di Torrette.
Una seconda tranche ha visto in campo anche i carabinieri di Collemarino e i vigili del fuoco. Gli uomini del 115 sono intervenuti con un gommone e una squadra subacquea che ha perlustrato l’area della scogliera. A coordinare le ricerche è stata la Capitaneria di Porto con un pattugliamento navale, attraverso una motovedetta di Ancona e Senigallia, e terrestre con uomini del comando del capoluogo e del distaccamento di Falconara.

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