Sparatoria ad Ancona, il poliziotto torna libero dopo 5 mesi: ridimensionate le accuse da tentato omicidio a lesioni aggravate

Sparatoria ad Ancona, il poliziotto torna libero dopo 5 mesi: ridimensionate le accuse da tentato omicidio a lesioni aggravate
Sparatoria ad Ancona, il poliziotto torna libero dopo 5 mesi: ridimensionate le accuse da tentato omicidio a lesioni aggravate
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Venerdì 9 Giugno 2023, 17:07 - Ultimo aggiornamento: 17:50

ANCONA - Non tentato omicidio aggravato dalla premeditazione e per avere utilizzato un'arma, ma lesioni aggravate.

«Vi ammazzo tutti». Prima le urla, poi i colpi di pistola ad Ancona: così il poliziotto ha sparato

Sono state ridimensionate le accuse per Alessandro Giordano, il poliziotto di Ancona che il 21 gennaio scorso ha sparato due colpi di pistola colpendo ad una coscia Nicolò Giommi, un giovane di 21 anni, che ha subito anche un delicato intervento chirurgico. Per questo motivo il gip ha revocato la misura degli arresti domiciliari con il braccialetto elettronico e dopo cinque mesi Giordano è tornato libero.

Due perizie per stabilire la dinamica della sparatoria

 Il cambio di imputazione è stato deciso dal pm Marco Pucilli alla luce degli esiti di due perizie, una balistica e l'altra medico legale.

Entrambe sarebbero a favore di Giordano, che avrebbe mirato alle gambe, quindi non per uccidere, e ad una distanza ravvicinata, quasi per difendersi. Il pm ha chiesto il giudizio immediato per il poliziotto. Giordano era ai domiciliari con il braccialetto elettronico. Il provvedimento di scarcerazione, arrivato oggi, è immediatamente esecutivo.

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