Ancona, spacciatori già a vent’anni. Gli ordini corrono sui social, il primo spinello alle medie

Spacciatori già a vent anni. Gli ordini corrono sui social, il primo spinello alle medie
Spacciatori già a vent’anni. Gli ordini corrono sui social, il primo spinello alle medie
di Federica Serfilippi
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Venerdì 22 Luglio 2022, 02:00 - Ultimo aggiornamento: 23 Luglio, 17:01

ANCONA - «Non solo si è abbassata l’età media dei consumatori, ma anche degli spacciatori. Ci sono ragazzi che investono soldi per comprare carichi di hashish e marijuana. Dove smerciano? Nel circuito di amici e conoscenti. Il pusher non è più qualcuno che si deve andare a cercare, ormai è in casa».

Il quadro delineato dal vice questore Carlo Pinto, capo della Squadra Mobile, su scenari e dinamiche legate al mondo dello spaccio. Un mondo che sembra sempre più gestito, almeno per quanto riguarda i cosiddetti stupefacenti “leggeri”, dai giovani. 

I sequestri

Ne sono testimonianza gli ultimi sequestri operati e che hanno riguardato perlopiù ragazzi.

Si possono trovare quelli che fumano “spinelli” nei parchi cittadini e che portano addosso quantitativi che fanno scattare la segnalazione in Prefettura come assuntori. Ma anche coloro che cercano di entrare nel business illecito non affiliandosi ad alcun gruppo. «Ci sono giovani - afferma il dottor Pinto - che si sono messi in proprio. Investono soldi, magari fatti con qualche spaccio al dettaglio, per comprare - ad esempio - un chilo di hashish o marijuana. Lo smercio avviene poi nel circuito delle conoscenze. E quel pusher, allora, diventa un punto di riferimento». Ma chi sono i “nuovi spacciatori” di droghe leggere? «Sono, in particolare, stranieri di seconda generazione, ragazzi che hanno origini nordafricane ma sono anche anconetani». Un esempio? L’operazione che ha portato recentemente all’arresto di un 20enne disoccupato, dimorato in un b&b delle Brecce Bianche, all’interno del quale gli investigatori della Mobile hanno trovato un chilo e 100 grammi di hashish. «La droga è mia, ho accumulato un po’ di soldi e li ho investiti per comprare i panetti» le parole dette dal 20enne dorico al giudice nel corso dell’udienza di convalida.

La vendita

Cambiano gli spacciatori, cambia anche il modo di vendere. «Una volta - incalza il capo della Mobile - si incontrava il pusher per strada, in posti prestabiliti. Ora, lo smercio è itinerante, è più dinamico». Ci sono i pony express della droga: «Lo spacciatore consegna in pochissimi secondi, magari attraverso il finestrino dell’auto, e poi va via. A volte si prende maggiori rischi vendendo le dosi in casa. Come ci si mette d’accordo? Con i social». Rimane lo scenario della criminalità organizzata. È il caso degli ovulatori di eroina, «corrieri che partono dal Pakistan o dal Bangladesh per mille euro, con in pancia mezzo chilo di droga. In quel caso, è tutto “studiato”: c’è chi organizza il viaggio, chi prende i corrieri in aeroporto e li porta nella città di destinazione, dove poi la droga viene smistata». Una maxi indagine della polizia ha consentito proprio di fermare un gruppo criminale dedito all’importazione di ovuli. Il dato allarmante dell’età in cui si inizia a consumare droga: «Il primo spinello, una volta, era a 14 anni. Ora, si comincia in prima media».

Allarme alcol

Non è solo la droga a preoccupare, ma anche il consumo di alcol. Il questore Cesare Capocasa: «Sono sempre più numerosi i giovani che fanno uso di sostanze alcoliche e stupefacenti e, come testimonia la comunità scientifica, si comincia sempre prima. Quella dell’aperitivo è ormai per molti una consuetudine che ha preso piede anche tra i più giovani, che al calare della sera, prendono d’assalto bar, chioschi e locali a caccia di cocktail e shottini. Il problema è che molti non si limitano a bere qualcosa ma cercano lo sballo alcolico, che a volte li porta direttamente al coma etilico ed in ogni caso provoca danni psico- fisici, nonché problemi di ordine pubblico nelle strade, con schiamazzi, vandalismi, litigi e risse».

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