Spaccio e aggressioni, incubi al Piano: «Quartiere irriconoscibile»

Spaccio e aggressioni, incubi al Piano: «Quartiere irriconoscibile»
Spaccio e aggressioni, incubi al Piano: «Quartiere irriconoscibile»
di Federica Serfilippi
3 Minuti di Lettura
Martedì 26 Luglio 2022, 06:10

ANCONA - Aggressioni, furti, spaccate nei negozi e droga. Dati alla mano, considerando gli ultimi fatti di cronaca, al Piano la percezione di sicurezza si è spenta. Da metà luglio si sono susseguiti una serie di episodi allarmanti, che hanno inevitabilmente riportato negativamente alla ribalta un quartiere che doveva fare dell’accoglienza e dell’integrazione le sue basi fondanti.

«Il Piano è diventato irriconoscibile» dicevano ieri in una nota i consiglieri comunali di Fratelli d’Italia, rimarcando la necessità di continuare a investire sulla Seconda Ancona. 

Il report

Ricapitolando: nel pomeriggio del 16 luglio c’è stata una combinazione paradossale. Mentre l’associazione anti degrado stava allestando una raccolta firme davanti alla chiesa dei Salesiani proprio per chiedere più sicurezza, è andato in scena un folle inseguimento. Prima i carabinieri hanno tallonato un pusher tunisino in auto, poi lo hanno acciuffato a piedi in via Generale Pergolesi dopo vie fatte contromano e sotto gli occhi attoniti dei passanti. L’uomo aveva addosso quasi mezzo etto di cocaina. I residenti sono stati testimoni anche di un altro fatto di violenza, avvenuto lo scorso mercoledì pomeriggio. Un operaio pakistano di 25 anni, mentre passeggiava all’altezza dei Salesiani (lato corso Carlo Alberto), è stato vittima di un agguato: mentre due lo tenevano fermo, uno lo colpiva al volto con un taglierino. Due dei tre aggressori, connazionali della vittima, sono stati denunciati dai carabinieri. 
Sabato notte, un ulteriore episodio choc, sempre sul boulevard principale.

Un italiano, sui 25 anni e in cerca di droga, ha tentato di accoltellare un bengalese di 36, che era seduto su una panchina. «Ehi, ce l’hai un po’ di roba?», gli ha chiesto l’aggressore. Come il bengalese gli ha risposto di no, ha perso la testa, estraendo dalla tasca un coltello e puntandolo in faccia a quello che per lui era uno spacciatore. In qualche modo il bengalese è riuscito a difendersi, disarmando l’italiano. Ma la zuffa è andata avanti, tra calci e pugni, sotto gli occhi dei passanti terrorizzati. Sembrano lontano anni luce gli eventi del Primo Piano Festival.

Il commento

«Ancora il Piano in prima pagina per spaccio e violenza in strada, ora basta. Il Piano è un quartiere dalla grande storia, vogliamo perciò che continui ad essere luogo vitale a livello commerciale e sociale» la voce dei consiglieri di Fdi Ausili, De Angelis ed Eliantonio. «Con categorie, associazioni del territorio, rappresentanti delle comunità straniere, cittadini stiamo immaginando un futuro diverso per il Piano. Con loro costruiremo i prossimi interventi sull’area, rimanendo saldi nei nostri punti fermi, che abbiamo portato in aula continuamente in questi anni, anche nell’ultimo Consiglio: più controlli e più sicurezza, anche mediante la presenza fissa e diffusa della Polizia Locale, misure speciali per agevolare le attività commerciali, interventi per il decoro e la valorizzazione dell’identità storica del luogo».

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