ANCONA - Cinque euro all’ora per una sosta breve all’ospedale? Anche no. I furbetti del parcheggio trovano sempre il modo di aggirare le regole: continuano a lasciare l’auto dove non si dovrebbe, a pochi metri dall’ingresso di Torrette.
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Tanto non passa nessuno a fare le multe e comunque - pensano sempre i furbastri - meglio correre il rischio di una contravvenzione da poche decine di euro che perdere tempo a cercare uno spazio a pagamento.
Ed ecco allora il paradosso.
D’altronde, il park fast è stato in augurato a metà febbraio «al fine di facilitare l’accesso e favorire l’avvicinamento alla struttura da parte di chi ne abbia reale necessità e urgenza», spiegava in una nota l’azienda Ospedali Riuniti. Una sosta breve che «non nasce come alternativa al parcheggio a pagamento», bensì «per soddisfare un’esigenza di categorie svantaggiate e sensibili per le quali l’Azienda ha ritenuto di garantire uno spazio vicino, comodo e gratuito». Il riferimento è a disabili e donatori che hanno la possibilità di servirsi gratuitamente di quell’area. Tutti gli altri utenti, «che possono utilizzare gli ordinari spazi disponibili del parcheggio a pagamento», devono invece pagare 5 euro all’ora. Ma se lo scopo, come spiegavano da Torrette, era «dissuadere soste inappropriate in un’area vocata alla massima rotazione», beh, il problema è stato solo spostato di qualche metro: se il parcheggio per la sosta breve è spesso deserto, la corsia preferenziale per le ambulanze è sempre occupata dagli abusivi.