L’sos di una madre: «Troppe sale con le slot machine». Task force contro la febbre da gioco

L’sos di una madre: «Troppe sale con le slot machine». Task force contro la febbre da gioco
L’sos di una madre: «Troppe sale con le slot machine». Task force contro la febbre da gioco
di Federica Serfilippi
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Mercoledì 11 Maggio 2022, 05:55 - Ultimo aggiornamento: 12 Maggio, 09:55

ANCONA  - Stando ai riscontri della polizia, era diventato un ritrovo abituale di soggetti pregiudicati, alcuni dei quali sottoposti a misure di prevenzione e avvisi orali. La situazione d’allarme creata ha portato alla chiusura di un centro scommesse situato lungo corso Carlo Alberto.

A porre i sigilli all’attività è stata la Divisione Amministrativa della questura. La sala, per ordine del questore Cesare Capocasa, dovrà rimanere chiusa per sette giorni. Gli accertamenti della polizia, sempre sensibile nel contrastare ludopatia e fenomeni del gioco d’azzardo, sono aumentati negli ultimi mesi, soprattutto dopo l’arrivo in questura di un esposto della madre di due ragazzi che frequentano l’oratorio salesiano Don Bosco. 


Nel documento segnalava le difficoltà con cui deve stare attenta ogni giorno ai suoi figli, attratti dalle numerose sale scommesse che sorgono al Piano.

I controlli sono stati dunque predisposti negli ultimi mesi con cadenza quotidiana, nell’ arco dell’intera giornata, con particolare riferimento alle ore mattutine, anche al fine di contrastare eventuali fenomeni di dispersione scolastica. Oltre alla verifica del possesso delle autorizzazioni necessarie, sono stati effettuati scrupolosi controlli in merito al rispetto della normativa che vieta il gioco ai minori. Nel mirino della polizia è finita anche la sala fatta chiudere per sette giorni e, per l’accusa, diventata abituale ritrovo di pregiudicati. 

Lo scorso 13 febbraio sono stati segnalati due avventori all’interno del locale privi di green pass. I soggetti, successivamente sanzionati ai sensi della normativa anti-covid, sono risultati essere gravati da numerosi precedenti nonché destinatari, rispettivamente, delle misure di prevenzione personali della sorveglianza speciale e dell’avviso orale. Il 21 aprile, le Volanti sono dovute intervenire perché davanti alla sala c’era un gruppo di persone intente a discutere per l’aggiudicazione di un ticket di vincita in denaro, frutto di una scommessa giocata proprio all’interno del locale. Anche in questo caso la maggior parte dei soggetti identificati è risultata essere gravata da precedenti e da misure di prevenzione. 

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