Lo slalom dei pedoni tra le auto in divieto: rischi e pericoli, ecco le zone più critiche

Lo slalom dei pedoni tra le auto in divieto: rischi e pericoli, ecco le zone più
Lo slalom dei pedoni tra le auto in divieto: rischi e pericoli, ecco le zone più
di Edoardo Danieli
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Martedì 28 Gennaio 2020, 23:00
ANCONA  - La cronaca racconta di un altro investimento in piazzale della Libertà. L’approfondimento di una città ad ostacoli per i pedoni: basta, infatti, un tour nelle vie del centro per notare come i comportamenti irresponsabili degli automobilisti creino un ostacolo per chi decida di avventurarsi a piedi in strada. Utenti deboli, si chiamano i pedoni, in questo caso ancora di più: eppure basterebbero un minimo di attenzione e di rispetto. L’ultimo incidente è di ieri mattina, subito dopo l’ora di chiusura delle scuole, in piazzale della Libertà dove, alla stessa ora, confluiscono gli studenti del comprensorio scolastico che gravita attorno alla galleria Risorgimento. Alle 13.40, una studentessa di 16 anni è stata urtata da una macchina mentre stava andando a prendere l’autobus. È stata soccorsa da una ambulanza della Croce Gialla e portata al pronto soccorso dell’ospedale di Torrette, con un codice di media gravità.

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L’incidente nella zona della rotatoria prolunga una scia che ha avuto il suo apice con la tragedia che è costata la vita a un pensionato di 80 anni, la seconda vittima di un investimento, ad Ancona, dall’inizio dell’anno.
Il conflitto tra auto e pedoni, però, non è solo un problema di infrastrutture stradali insufficienti per contenere l’elevatissimo numero di veicoli in circolazione - ad Ancona, nel 2016, secondo i dati Istat c’erano circa 600 macchine ogni mille abitanti - ma è dovuta anche molto spesso a comportamenti poco rispettosi nei confronti dei pedoni. A cominciare alla sosta sulle strisce pedonali o sui passaggi riservati ai pedoni, quasi sempre con due motivazioni: «sto lavorando» seguito dall’immancabile «mi sono fermato sulle strisce solo per pochi minuti perché non ci sono parcheggi».

In un giorno qualunque, solo nel quadrilatero del centro storico, sono troppe però le infrazioni che balzano all’occhio, da far pensare che non si tratta solo di qualche minuto, ma di un andazzo che non è facile stroncare. Nei giorni scorsi, il Corriere Adriatico ha pubblicato l’elenco delle strade dove sono state elevate più multe da parte della polizia locale: al secondo posto (dopo l’ospedale di Torrette), c’è piazza della Repubblica. Sarà per questo che ieri pomeriggio alle 15.30 il passaggio pedonale all’ingresso della ztl era perfettamente libero da auto in sosta vietata; segno probabilmente che l’attività di repressione porta risultati. Non c’è tempo per annotare il buon risultato che nell’adiacente largo Sacramento cominciano le magagne: un’auto parcheggiata sulle strisce apre lo slalom all’incrocio di corso Stamira. Qui sono molteplici le interruzioni per chi si muove a piedi: auto e furgoni, almeno, rendono difficoltoso ma non impediscono il passaggio dei pedoni, che non hanno necessità di invadere la sede stradale.

Pericolo che si rende necessario, non appena si gira in via Marsala: all’angolo con via Menicucci, infatti, un minivan (con le quattro frecce accese, che non significano però che si può fare quello che si vuole) sbarra l’accesso ai pedoni. Altri venti passi e questa volta l’ostacolo è sull’isola pedonale. All’incrocio con corso Garibaldi, infatti, fa bella mostra di sé un suv che sbarra l’accesso ai pedoni. Infine, sempre lungo l’asse di via Marsala, un’altra auto è in sosta sulle strisce pedonali, costringendo i pedoni a camminare in mezzo alla strada. Si torna verso il Guasco, giusto per notare che in via Matteotti e traverse la situazione, che in un precedente tour di un anno fa era molto precaria, è decisamente più tranquilla: tutti i passaggi pedonali sono infatti percorribili senza particolari patemi. Dopo porta San Pietro, emergono due criticità.

La prima che non riguarda solo i pedoni è via Bernabei che, nonostante sia a traffico limitato, con accesso consentito solo agli autorizzati, continua ad essere la strada di collegamento con il porto, anche di furgoni e camioncini che poi si bloccano quando devono girare sotto l’arco della Prefettura. L’altra zona a rischio è via Matas, dove la sosta è ovviamente vietata, ma dove le auto continuano a fermarsi. Parte del marciapiede è stato interdetto con i paletti; parte no. E qui è un caos, anche se ad onor del vero, è una strada percorsa molto di frequente dalla polizia locale che dispensa verbali a tutto spiano. Ma prima delle multe, non sarebbe meglio che gli automobilisti si comportassero meglio?
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