La sfida del sindaco Mancinelli contro i bulli: «Segnalatemi storie della Mejo Gioventù». Parte il contest

La sfida del sindaco Mancinelli contro i bulli: «Segnalatemi storie della Mejo Gioventù». Parte il contest
La sfida del sindaco Mancinelli contro i bulli: «Segnalatemi storie della Mejo Gioventù». Parte il contest
di Stefano Rispoli
4 Minuti di Lettura
Sabato 30 Luglio 2022, 05:15 - Ultimo aggiornamento: 31 Luglio, 10:19

ANCONA - La peggio gioventù è tristemente nota. Lascia il segno ovunque, su muri e monumenti. Fa parlare di sé, fra atti vandalici, aggressioni, gesti sconsiderati. Ma non ci sono solo bulli e baby gang. C’è un mondo nascosto, che fa meno rumore ma meriterebbe più pubblicità.

Se non altro perché di esempi positivi c’è un bisogno infinito in tempi di tiktoker e influencer milionari, di nuove generazioni cresciute con il mito del successo e del denaro facile, incapaci di vedere il mondo se non con i filtri di un cellulare. E allora, copertina alla “mejo gioventù”. Sì, detta in slang anconetano, più efficace, più immediato. Perché «è bene che i ragazzi sappiano che esistono delle alternative per divertirsi, per essere protagonisti, affermare se stessi, senza il bisogno di sfasciare pezzi di città».

Il progetto

A riempire il vuoto esistenziale di giovani annoiati, smarriti, privi di punti di riferimento, spera di riuscirci la sindaca con un progetto, intitolato appunto “La mejo gioventù”, lanciato con un videomessaggio di quattro minuti sui social (e dove, se no?).

Valeria Mancinelli non si rivolge solo ai teenager, ma anche ai loro genitori, alle associazioni e a tutti i cittadini che hanno interesse a far conoscere quanto di buono c’è nei giovani anconetani. «Che non sono tutti come quelli a cui piace sfasciare la città: nella nostra comunità - sottolinea la sindaca - ci sono anche tanti bravi ragazzi . Questo sarà un viaggio per far conoscere le tante realtà esistenti nella nostra città, i cui protagonisti sono ragazzi e ragazze che passano il tempo non a distruggere o a rovinare le cose, ma a costruire, impegnandosi in attività di carattere culturale, sportivo, ricreativo, sociale». E allora, spazio a questi esempi di giovani virtuosi, propositivi, impegnati in qualcosa di utile a se stessi e alla comunità. «Ritengo che come amministrazione dobbiamo assumerci il compito di farli conoscere - continua la Mancinelli -. Sarà un viaggio a puntate per conoscere chi vive, anima ed è protagonista di queste realtà».

La scelta

La scelta nasce da lontano, da quando il Comune ha deciso di assegnare il Ciriachino d’oro, la più alta benemerenza cittadina, a Martina Pozzan, giovane anconetana di origine venete che lo scorso dicembre non ha esitato un attimo a tuffarsi nelle acque gelide del Passetto per salvare un uomo che stava annegando. «I ragazzi non sono tutti uguali, ci sono quelli che sfasciano la città e ci sono quelli che si buttano in mare per salvare una persona» aveva commentato la sindaca nel consegnare il riconoscimento a Martina, durante le feste patronali. «In quell’occasione il coro alla Vasco Rossi che in piazza Cavour ha accompagnato la cerimonia, in maniera colorata e piacevolmente rumorosa, mi ha fatto riflettere e mi ha fatto capire quanto potente possa essere un esempio positivo, in carne ed ossa», rivela la Mancinelli nel suo videomessaggio. Così, il Comune ora lancia un contest per valorizzare i suoi giovani, quelli che fanno, non disfano, quelli che abbelliscono, non deturpano, quelli che meritano applausi, non ceffoni. «Una comunità educante - ricorda la prima cittadina - è quella che da un lato afferma il senso del limite e sanziona chi non rispetta le regole e la libertà altrui, ma anche quella che offre occasioni di crescita, riconosce e apprezza chi coglie queste opportunità». Di qui l’invito a segnalare al Comune esempi positivi, con notizie, foto, video. «Segnalateci i pezzi della mejo gioventù per portarli a conoscenza di tanti ragazzi che vorrebbero vivere situazioni simili ma non sanno da dove cominciare e aiutarli ad uscire da un vuoto che, a volte, può diventare pericoloso». 

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