ANCONA - Daniele Silvetti è diventato sindaco da poco più di una settimana. Ancora non ha nemmeno nominato ufficialmente la squadra di assessori. Ma il suo ruolo gli impone di fare un tempestivo check-up dello stato in cui versa la città. Tanti i nodi da risolvere: in primis il decoro delle aree del centro. Comprensibile che metta le mani avanti: «Le condizioni di decoro urbano sono arcinote, sia per la mancata programmazione, sia per l’assenza di un’autentica visione di rilancio dell’immagine della città».
Non vuole essere il classico gioco dello scaricabarile.
I primi passi
Numero uno: l’arredo della proménade principale. Silvetti un primo passo l’ha fatto: «Due giorni fa sono stati eliminati i cubi in legno posizionati lungo il Corso». Bene. Ma serve un’azione più strutturata per ripensarne la composizione. L’asso nella manica è «l’architetto Riccardo Picciafuoco in veste di consulente per il decoro e l’arredo urbano» spiega il sindaco. Con lui, Silvetti ha intenzione di mettere mano a «nuove panchine, nuove piantumazioni e un numero di cestini, anche per la raccolta differenziata, che va intensificata» afferma. E ancora: «rivedere il regolamento dei dehors, dopo un confronto con la Sovrintendenza, per avere una uniformità anche sul posizionamento di tavoli, sedie e tendoni. E poi gli orari dei passaggi per la raccolta dei rifiuti in carta che vengono lasciati fuori dai negozi negli appositi giorni». Tempistiche? «Soluzione a 6-12 mesi» risponde. Altra azione a medio termine: la pulizia dei portici di piazza Cavour. Silvetti illustra la strada: «Convergenza tra pubblico e privato è la via maestra», dice. Nel mirino: «Distanziatori naturali per evitare lo stallo dei piccioni - spiega - intensificazione delle pulizie, spostamento di alcune telecamere di videosorveglianza ed una nuova illuminazione che sappia mettere in risalto l’architettonica anconetana. Non ultima la totale azione di tinteggiatura». Qui l’orizzonte temporale è compreso tra i 6 mesi e 1 anno.
La sicurezza
La Galleria Dorica è una delle aree in cui i commercianti chiedono maggiore attenzione, visto che alcune parti della struttura cadono a pezzi. Fermo restando che qui, come ai portici di piazza Cavour, c’è una compartecipazione pubblico-privato. La vecchia amministrazione ha provveduto a mettere in sicurezza i cornicioni pericolanti. «Noi - afferma Silvetti - abbiamo sostituito le balaustre di protezione». Ora non resterebbe che «rivedere la convenzione con i privati per l’imbiancatura, la sostituzione delle attuali reti anti-guano e dei corpi illuminanti. E poi pulizia speciale per il mosaico a terra, ne parleremo in giunta».
Le piazze
Più a lungo termine, invece, gli interventi su piazza Pertini e piazza della Repubblica. Cosa le lega? Il destino dei Rinoceronti di Trubbiani. «Potremmo sistemarli al centro di piazza Pertini, oppure portarli in piazza della Repubblica». Sulla congiunzione tra porto e Corso, Silvetti vorrebbe «spostare i taxi, dislocare alcuni stalli di sosta e spostare i cassonetti Igenio per la raccolta differenziata dei rifiuti». Mentre su piazza Pertini l’idea di maggior impatto sarebbe: «Una copertura per sfruttare l’area tutto l’anno, soprattutto in periodi che non godono di condizioni meteo favorevoli - afferma -, una struttura modulare per ospitare eventi fieristici ma anche convegnistici». Ma non solo: «Prevedere una migliore pulizia e pensare a nuove piantumazioni - continua il sindaco -, ma in ogni caso dovrà essere ragionato insieme alle associazioni di categoria».
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