ANCONA «Signora, buongiorno sono l’avvocato di suo figlio. È stato arrestato per omicidio e si trova ora nella caserma dei carabinieri. Per l’immediato rilascio servono quanti più soldi possibili: passerà una mia assistente a ritirarli». Detto, fatto. Risultato: a segno un’altra truffa. L’ennesima perpetrata da abili truffatori nei confronti dei soggetti più fragili. L’ultima trappola è scattata nella tarda mattinata di venerdì, alle Palombare, e ha visto per vittima una coppia di coniugi di 80 anni. Hanno raccolto 9mila euro di gioielli e li hanno consegnati a colei che si è presentata alla porta di casa come la sedicente assistente dell’avvocato del figlio. Quando gli anziani hanno sospettato che si potesse trattare di una messinscena, era già troppo tardi.
La ricostruzione
La truffa ha seguito il classico modus operandi delle trappole in cui questa estate sono finiti decine di vecchietti.
Appena la coppia di anziani si è accorta di essere caduta in trappola, ha chiamato il 112, numero unico dell’emergenza territoriale, e in casa sono arrivate le Volanti della questura per ricostruire quanto accaduto. Quella di venerdì è solamente l’ultima di una lunga serie di truffe perpetrate con le stesso modus operandi ai danni di anziani.
La Polizia di Stato, che ha anche diffuso una brochure anti-frode in collaborazione con la Confartigianato, «invita i cittadini a parlare con i propri anziani, familiari, vicini di casa, per metterli in guardia da possibili raggiri. Bastano pochi consigli per aiutare a difendersi». In particolare, ricorda la polizia, «è fondamentale contattare immediatamente il 112, anche al primo sospetto. È importante non consegnare denaro, né oggetti di valore e se nella conversazione viene menzionato un familiare in difficoltà, prima di fornire informazioni personali. Un’altra precauzione importante da adottare è quella di non aprire la porta di casa a sconosciuti, anche se dichiarano di essere dipendenti di aziende pubbliche».
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout