«Vostro figlio è in arresto per omicidio». Anziani in trappola, bluff da 9mila euro

«Vostro figlio è in arresto per omicidio». Anziani in trappola, bluff da 9mila euro
«Vostro figlio è in arresto per omicidio». Anziani in trappola, bluff da 9mila euro
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Domenica 24 Settembre 2023, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 25 Settembre, 08:09

ANCONA «Signora, buongiorno sono l’avvocato di suo figlio. È stato arrestato per omicidio e si trova ora nella caserma dei carabinieri. Per l’immediato rilascio servono quanti più soldi possibili: passerà una mia assistente a ritirarli». Detto, fatto. Risultato: a segno un’altra truffa. L’ennesima perpetrata da abili truffatori nei confronti dei soggetti più fragili. L’ultima trappola è scattata nella tarda mattinata di venerdì, alle Palombare, e ha visto per vittima una coppia di coniugi di 80 anni. Hanno raccolto 9mila euro di gioielli e li hanno consegnati a colei che si è presentata alla porta di casa come la sedicente assistente dell’avvocato del figlio. Quando gli anziani hanno sospettato che si potesse trattare di una messinscena, era già troppo tardi. 

 
La ricostruzione


 

La truffa ha seguito il classico modus operandi delle trappole in cui questa estate sono finiti decine di vecchietti.

In questo caso, la coppia delle Palombare è stata raggiunta al telefono di casa da un sedicente avvocato. Sosteneva di difendere il figlio dei due anziani, arrestato per omicidio e che serviva un pagamento per farlo uscire dalla caserma da uomo libero. A supporto del racconto, il finto legale ha passato la cornetta a un suo complice: il finto maresciallo dei carabinieri. Il militare, parlando al telefono con la vecchina, ha confermato il racconto del primo millantatore, sostenendo anche che sarebbe passata da lì a breve, nell’abitazione della coppia, un’ assistente dell’avvocato che avrebbe ritirato la somma richiesta. Non avendo denaro contante a disposizione, la coppia si è adoperata per racimolare tutti i gioielli e i preziosi di famiglia, compresi i ricordi di una vita. In pochi minuti al portone ha bussato la presunta assistente e ha ritirato il bottino: 9mla euro. La truffatrice è stata descritta come una donna dall’accento straniero, con i capelli lunghi fino alle spalle, vestita con un abito blu con tasche evidenti. 


Appena la coppia di anziani si è accorta di essere caduta in trappola, ha chiamato il 112, numero unico dell’emergenza territoriale, e in casa sono arrivate le Volanti della questura per ricostruire quanto accaduto. Quella di venerdì è solamente l’ultima di una lunga serie di truffe perpetrate con le stesso modus operandi ai danni di anziani. 


La Polizia di Stato, che ha anche diffuso una brochure anti-frode in collaborazione con la Confartigianato, «invita i cittadini a parlare con i propri anziani, familiari, vicini di casa, per metterli in guardia da possibili raggiri. Bastano pochi consigli per aiutare a difendersi». In particolare, ricorda la polizia, «è fondamentale contattare immediatamente il 112, anche al primo sospetto. È importante non consegnare denaro, né oggetti di valore e se nella conversazione viene menzionato un familiare in difficoltà, prima di fornire informazioni personali. Un’altra precauzione importante da adottare è quella di non aprire la porta di casa a sconosciuti, anche se dichiarano di essere dipendenti di aziende pubbliche».

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