ANCONA - Il capoluogo è ad un passo dalla svolta green. Un percorso virtuoso che in parte è già cominciato, ma che vedrà il suo compimento in un orizzonte temporale ben definito: 2026 per le opere finanziate con i fondi già assegnati dal Pnrr, 2033 per quelle derivanti dal Piano nazionale per la mobilità sostenibile. In totale ammontano a oltre 90 milioni di euro le risorse necessarie al completamento del grande progetto di rivoluzione verde che investe gran parte della città.
La metà, già assegnata, arriva dal Pnrr (25 milioni) e dal Piano per la mobilità sostenibile con il bando vinto al Mims sul trasporto rapido di massa (20 milioni).
I principali assi strategici su cui intende operare l’amministrazione comunale sono 5: mobilità sostenibile, efficientemente energetico, verde pubblico, economia circolare, strategia e monitoraggio. Sul primo punto «abbiamo circa 24 milioni di finanziamenti, 20 dei quali arrivano prima del Pnrr» spiega l’assessore, e sono destinati al rinnovo parco mezzi di trasporto pubblico nella riconversione all’elettrico, colonnine, completamento dell’anello filoviario e potenziamento filobus. Ciò si integra con il progetto della stazione ex Verrocchio (bando periferie) che diventa nodo di scambio per bus e mezzi che vengono da nord e si lega all’anello filoviario. Sull’efficientamento energetico già attivati interventi per 25 milioni di euro che hanno interessato le scuole Socciarelli alla Montagnola e le Mercantini a Torrette.
Mentre sul Waterfront è già stato effettuato il passaggio della illuminazione pubblica a led. Per i progetti di rigenerazione urbana sono già stati assegnati 19,8 milioni di euro destinati agli interventi sulla biblioteca Benincasa, Mercato delle Erbe, Palaveneto, completamento dei lavori alla Mole e Pinacoteca. Altri 45 milioni di euro di candidature ai fondi Pnrr riguardano interventi su scuole (25 milioni), impianti sportivi e rigenerazione di contenitori e spazi urbani. «Oggi ci candidiamo, tra scuole, mense, palestre scolastiche ad altri 20 milioni circa sul Pnrr - spiega l’assessore - e a circa 2 milioni per l’efficientamento dei teatri: Muse e Sperimentale».
Sugli impianti sportivi sono già cominciati i primi interventi, ad esempio l’ammodernamento della piscina di Ponterosso. Ma il Comune si candida a ricevere 6 milioni e mezzo per la realizzazione della piscina olimpionica e del poligono di tiro. Sul verde pubblico, invece, oltre agli impegni sistematici annuali per la manutenzione, la sfida è centrare i 5,6 milioni di euro per la rigenerazione di tre parchi: Cardeto, Villa Beer e Pincio. Mentre sui rifiuti l’obiettivo sono i 6 milioni di euro da investire sul fronte dell’economia circolare.
«Da un lato continuiamo a monitorare e definire strategie - puntualizza Simonella - ma dall’altro non possiamo farci sfuggire le occasioni di finanziamento. Dunque ci candidiamo su ogni bando possibile. Non andranno in porto tutte? Ci sta, ma dobbiamo comunque mettere in campo tutto quello che può essere fatto».