ANCONA - Avevano trascorso la sera di Ferragosto 2022 a sballarsi di alcol in discoteca, a Senigallia. Poi, non sapendo come tornare a casa, avevano chiesto un passaggio a tre ragazzi jesini. È bastato un “no” per scatenare la violenza. Sono saliti di prepotenza sull’auto, li hanno aggrediti, si sono impossessati delle chiavi con cui poi, a mo’ di arma, li hanno minacciati per farsi consegnare smartphone e portafogli.
Non ci sono riusciti perché le vittime sono scappate.
I provvedimenti
Ieri, in sede di udienza preliminare, il gup Francesca De Palma ha ammesso la richiesta di patteggiamento a 2 anni e 6 mesi (pena sospesa) per il 19enne italo-marocchino (difeso dall’avvocato Francesco Nucera), residente ad Ancona e già protagonista di una rissa in piazza del Papa nel 2021 per la quale gli era stato imposto il Daspo urbano per tenerlo lontano dai luoghi della movida: ha già risarcito con 2.500 euro una delle vittime, il proprietario della Volkswagen che i due si erano pure divertiti a danneggiare con un bastone, in segno di spregio, rompendo il parabrezza e un finestrino.
Più severa la pena per il suo compagno di bravate, un 21enne di Falconara, anche lui d’origine nordafricana, con una sfilza di precedenti per lesioni, spaccio e rapina a un minorenne: in sede di abbreviato il gup l’ha condannato a 4 anni e 10 mesi, ma l’avvocato Emanuele Senesi preannuncia appello e intanto ha chiesto la sostituzione della misura cautelare. Il giovane, infatti, si trova in carcere dallo scorso 7 febbraio, quando è scattato l’arresto-bis da parte dei carabinieri che l’avevano sorpreso a spacciare mentre era ai domiciliari. In casa avevano trovato 32 dosi di hashish, nascoste dentro un trofeo, che smerciava a domicilio agli amici. La serata da brividi risale a Ferragosto 2022. I due amici l’avevano trascorsa a bere in discoteca. Poco prima delle 5, nel parcheggio di via Sanzio a Senigallia, con la scusa di chiedere un passaggio avevano avvicinato tre giovani jesini che stavano risalendo in auto. In pochi istanti la tensione è salita alle stelle.
La ricostruzione
I due imputati hanno aggredito le vittime: il 19enne, armato di bastone, ha danneggiato la Volkswagen e aggredito il passeggero che si trovava sul sedile anteriore, il 21enne invece ha bloccato il conducente e si è impossessato della chiave dell’auto che poi, come fosse un’arma, ha puntato contro gli altri per farsi consegnare cellulare e soldi. I tre jesini sono scappati e allora i due imputati ne hanno approfittato per rubare dal sedile posteriore una costosa camicia, ritrovata addosso al 19enne all’arrivo della polizia. Uno dei ragazzi rapinati era finito pure all’ospedale perché, costretto a inginocchiarsi, aveva ricevuto un pugno in faccia.
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