Droga, incendi, atti vandalici e un disabile pestato: triplice inchiesta sulla scuola ostaggio dei bulli

L'istituto superiore Podesti-Calzecchi-Onesti
L'istituto superiore Podesti-Calzecchi-Onesti
di Federica Serfilippi
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Giovedì 22 Aprile 2021, 06:40 - Ultimo aggiornamento: 17:10

ANCONA - La maxi indagine che ha fatto finire nei guai 10 studenti (alcuni ormai ex) dell’istituto Podesti-Calzecchi-Onesti per minacce e atti intimidatori commessi nei confronti di alcuni insegnanti è solo uno dei filoni nati dagli accertamenti eseguiti dalle forze dell’ordine all’interno della scuola di Passo Varano. Ci sarebbero almeno altre due inchieste coordinate dalla procura minorile in riferimento a fatti avvenuti tra il 2019 e il 2020.

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Una, per esempio, riguarda la denuncia notificata dai carabinieri a due studenti, accusati di aver preso di mira un alunno affetto da problemi psichici, tra minacce, atti persecutori, denigrazioni e aggressioni.

In un’occasione sarebbero arrivati a picchiarlo ferocemente, provocandogli una lesione al labbro e alla nuca. Ma non solo: la procura contesta loro di aver rinchiuso la vittima in un ripostiglio della scuola, lasciandolo al buio. Non sarebbero mancate derisioni in riferimento al deficit dello studente: «Sei un ritardato».

Nella “lista nera” dei comportamenti finiti nel mirino della procura c’è anche quello imputato a uno studente di origine rom, a cui è stato attribuito nel giugno del 2019 il danneggiamento di alcuni locali della scuola. Stando alla denuncia sporta dalla preside, il ragazzo dopo aver preso un estintore del sistema antincendio aveva estratto la chiavetta di sicurezza azionandone il meccanismo. La dispersione delle polveri avevano danneggiato diverse attrezzature di alcuni laboratori della scuola. Il ragazzo è stato identificato e denunciato al termine delle indagini condotte dai carabinieri di Brecce Bianche. Non sono mancati i rinvenimenti di droga, la cui detenzione è rimasta spesso contro ignoti. Nell’autunno del 2019, i militari erano stati chiamati al Podesti per il ritrovamento, all’interno di un’intercapedine di un’aula, di una busta in plastica contenente dei piccoli quantitativi di marijuana. In quell’occasione, era stato identificato – come presunto possessore della droga – uno studente che aveva reagito spintonando un paio di docenti, i quali non avevano voluto sporgere denuncia. 


Pochi giorni dopo, le forze dell’ordine erano dovute intervenire per il rogo appiccato a una sedia nel bagno dei disabili. Le fiamme avevano fatto scattare l’allarme antincendio e innescato l’evacuazione della scuola. Per il rogo è stato denunciato un 17enne anconetano. Risulta essere tra i 10 ragazzi che nelle scorse ore hanno ricevuto l’avviso di conclusione delle indagini. Sono due i reati contestati a vario titolo: interruzione di pubblico servizio e resistenza a pubblico ufficiale (la “carica” è riferita al corpo docente). Al 17enne è attribuita una sola accusa: danneggiamento a seguito di incendio. Per la procura, gli altri 9 avrebbero reso la vita impossibile ad almeno due insegnanti, impedendo loro di fare lezione, tra schiamazzi, urla, bestemmie e musica a tutto volume. Una prof sarebbe stata anche minacciata da un ragazzo di 16 anni di origine rom con un estintore. 

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