ANCONA - Come una bella fotografia ormai scolorita dal tempo, il rione di Capodimonte sta perdendo il suo alone di fascino e storicità. Colpa della maleducazione e dell’inciviltà ma anche della scarsa manutenzione di strade, palazzi e verde pubblico. La bellezza di uno dei quartieri più suggestivi della città, con una vista mozzafiato sul porto, lascia il posto a scorci di degrado. In via Podesti al posto dei sampietrini ci sono le colate di catrame mentre, in altri punti, restano aperti gli spazi che avrebbero dovuto ospitare i paletti a protezione dei pedoni.
«Hanno rifatto la strada un paio di anni fa – lamenta Stefania Boccolini della panetteria di famiglia –, ed è già un disastro.
«Nessuna famiglia viene più qui da tempo», conferma una residente che si affaccia dalla finestra per stendere i panni. «Chissà cosa c’è lì in mezzo. Non mi fiderei fossi una mamma o un papà». In piazza Antonio da Sangallo dove alcuni senzatetto, approfittando della giornata di sole, si assopiscono su una panchina. A terra un tappeto di cicche di sigarette e qualche cartaccia (nonostante i cestini a disposizione). «Con la mensa dei poveri qui vicino – rimarca la tabaccaia Velia Laino - capita di vedere queste persone bivaccare nei giardinetti. Alcuni buttano anche il pane che gli viene dato da mangiare. Poi si vede qualche soggetto che beve, sporca e se ne frega del prossimo». Il tema sicurezza da queste parti è particolarmente sentito. Soprattutto ultimamente, dopo che, nella tabaccheria di via Cialdini, un rapinatore armato di coltello qualche giorno fa è entrato pretendendo l’incasso. Poi è stato preso dalla polizia.
«A quanto ho capito è un bisognoso – prosegue Velia –, ma lui ha spaventato mio figlio, ha rubato mille euro e io ora voglio giustizia. Chi sbaglia è giusto che paghi». Marisa Capitani, è una residente da sempre impegnata per migliorare il rione. «I locali e gli immobili comunali abbandonati non hanno mai avuto una seria destinazione, sono in balia dell’incuria e della totale mancanza di manutenzione. Da quando non ci sono più le circoscrizioni il degrado è aumentato». Prosegue l’insegnante: «È brutto vedere una zona del centro abbandonata. Qui c’è anche la sinagoga visitata da turisti e scolaresche. Poi non ci sono posti auto e la sosta selvaggia imperversa». Ancora: «La Ztl non funziona, non sono stati installati varchi elettronici, non è stato fatto un censimento delle targhe dei residenti, non sono stati aggiornati i permesso sosta».