Zero controlli
All’esterno, al termine della funzione religiosa delle 10,30, non c’era nemmeno un vigile a regolare la viabilità. Che, subito dopo il messaggio di “andate in pace”, è impazzita. Colpa di chi ha lasciato l’auto in curva, sui marciapiedi, in mezzo alla piazza. E anche chi aveva il ramoscello d’ulivo in mano ha finito per perdere la pazienza. Alla fine l’ingorgo è stato risolto perché gli automobilisti incivili hanno rimosso le proprie vetture, liberando il tappo. «Ma ogni domenica è così», protesta una signora che, come tanti altri, si è trovata intrappolata nel caos. Tra coloro che sono rimasti bloccati nel traffico, ieri mattina, c’era anche Roberto Rubegni, candidato a sindaco per i Verdi, che ha documentato la situazione con tanto di foto pubblicate sui social. «San Ciriaco è l’unico duomo in Italia dove si arriva con le auto sul sagrato: questo è il risultato di una domenica mattina», commenta.
Cosa serve
«C’è bisogno di una nuova viabilità e mobilità per Ancona - dice Rubegni -. Vogliamo una città più accogliente per i turisti e poi facciamo arrivare tutto questo traffico al duomo? Il simbolo di Ancona, il luogo di più grande pregio storico e architettonico che abbiamo, è assediato dalle auto. È ora di pensare ad una Ztl in tutto il Guasco, potenziando e rendendo più fluido il trasporto pubblico locale». Il quartiere, in realtà, si divide tra chi è favorevole alla limitazione del traffico e chi no. Il dibattito coinvolge anche piazza della Repubblica e la sua possibile pedonalizzazione e via della Loggia, dove il Comune pensava di istituire il senso unico alternato, ma i semafori non sono mai stati attivati. Intanto, in centro ha riaperto a doppio senso la galleria San Martino.
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