Prima le benedizioni, poi le imprecazioni: auto sul sagrato e maxi ingorgo, il piazzale di San Ciriaco va in tilt

Prima le benedizioni, poi le imprecazioni: auto sul sagrato e maxi ingorgo, il piazzale di San Ciriaco va in tilt
Prima le benedizioni, poi le imprecazioni: auto sul sagrato e maxi ingorgo, il piazzale di San Ciriaco va in tilt
di Stefano Rispoli
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Lunedì 3 Aprile 2023, 03:20 - Ultimo aggiornamento: 11:21
ANCONA Tutti alla messa della domenica delle Palme, ma dopo la benedizione del vescovo, all’uscita dalla cattedrale, sono volati insulti e imprecazioni. C’è chi ha impiegato mezz’ora per liberarsi dal maxi ingorgo e provocato dalla sosta selvaggia. Il piazzale davanti al duomo di San Ciriaco, ieri mattina, si è trasformato in un lacoontico groviglio: una vera trappola per centinaia di fedeli arrivati in auto per partecipare all’omelia di monsignor Spina.  


Zero controlli 


All’esterno, al termine della funzione religiosa delle 10,30, non c’era nemmeno un vigile a regolare la viabilità. Che, subito dopo il messaggio di “andate in pace”, è impazzita. Colpa di chi ha lasciato l’auto in curva, sui marciapiedi, in mezzo alla piazza. E anche chi aveva il ramoscello d’ulivo in mano ha finito per perdere la pazienza. Alla fine l’ingorgo è stato risolto perché gli automobilisti incivili hanno rimosso le proprie vetture, liberando il tappo. «Ma ogni domenica è così», protesta una signora che, come tanti altri, si è trovata intrappolata nel caos. Tra coloro che sono rimasti bloccati nel traffico, ieri mattina, c’era anche Roberto Rubegni, candidato a sindaco per i Verdi, che ha documentato la situazione con tanto di foto pubblicate sui social. «San Ciriaco è l’unico duomo in Italia dove si arriva con le auto sul sagrato: questo è il risultato di una domenica mattina», commenta.

Il nodo della viabilità, a ben guardare, riguarda tutto il quartiere del Guasco ed è uno dei temi più caldi della sfida elettorale per le amministrative di maggio. 

Cosa serve


«C’è bisogno di una nuova viabilità e mobilità per Ancona - dice Rubegni -. Vogliamo una città più accogliente per i turisti e poi facciamo arrivare tutto questo traffico al duomo? Il simbolo di Ancona, il luogo di più grande pregio storico e architettonico che abbiamo, è assediato dalle auto. È ora di pensare ad una Ztl in tutto il Guasco, potenziando e rendendo più fluido il trasporto pubblico locale». Il quartiere, in realtà, si divide tra chi è favorevole alla limitazione del traffico e chi no. Il dibattito coinvolge anche piazza della Repubblica e la sua possibile pedonalizzazione e via della Loggia, dove il Comune pensava di istituire il senso unico alternato, ma i semafori non sono mai stati attivati. Intanto, in centro ha riaperto a doppio senso la galleria San Martino. 

 

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