ANCONA - Non si fermano davanti a nulla, nemmeno di fronte alla tomba di padre Bernardino al Sacro Cuore. Proprio lì, nel luogo di culto dove riposa le spoglie di un quasi Beato, ignoti nei giorni scorsi hanno portato via una cassetta in legno per le offerte. È accaduto a ridosso del Capodanno alla chiesa del Sacro Cuore in via Maratta ad Ancona.
Una ferita difficile da sanare basti pensare a quanto il quartiere Adriatico ma anche l’intera città di Ancona sia devota a padre Bernardino Piccinelli, scomparso il 1 ottobre del 1984, i cui resti mortali riposano dal 2002 proprio all’interno della chiesa del Sacro Cuore attigui in una sorta di stanza dove sono conservati gli oggetti che appartenevano all’ex vescovo ausiliario di Ancona che ricoprì anche l’incarico di parroco e vicario generale della stessa diocesi di Ancona.
E proprio vicino alla tomba di Padre Bernardino c’era una cassetta in legno per le offerte che è stata trafugata.
Ma neanche l’aura di un personaggio in odor di beatificazione ha preservato la tomba di padre Bernardino: il ladro non ha avuto remore a portarsi via l’intera cassetta delle offerte. Ad accorgersi di quanto accaduto è stato il parroco del Sacro Cuore, ma il ladro per ora ha fatto perdere le proprie tracce, anche per il fatto che né all’interno della chiesa né all’esterno ci sono telecamere di videosorveglianza.
Gli ultimi giorni del 2021 sono stati da incubo per la parrocchia del Sacro Cuore. Oltre al furto della cassetta, ignoti durante la messa sono entrati in Sagrestia ed hanno arraffato le offerte depositate dai fedeli per le celebrazioni a ricordo dei defunti. Chi ha agito sapeva benissimo dove erano conservati questi soldi e sopratutto il momento in cui colpire con il parroco che si trovava sull’altare per la celebrazione. I sospettati sono sempre gli stessi, una piccola comitiva di sbandati e senza fissa dimora provenienti dall’Europa dell’Est, che tutti i giorni stazionano fuori della chiesa del Sacro Cuore.
Sbandati ma anche tossicodipendenti che già in passato si erano resi protagonisti di fatti analoghi arrivando anche al punto di portare via una cassetta in ferro alta più di un metro dal peso di 50 kg che si trovava sotto la statua della Madonna. Una situazione difficile da gestire e sopratutto da controllare per un complesso religioso che un tempo ospitava numerosi sacerdoti ora invece rimasti in due, uno dei quali quasi novantenne.