Ancona, rumori e vecchie ruggini:
fioccano le risse tra vicini di casa

Ancona, rumori e vecchie ruggini: fioccano le risse tra vicini di casa
di Stefano Rispoli
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Martedì 20 Novembre 2018, 06:10
ANCONA - Nervi a fiori di pelle in un weekend ad alta tensione. In strada, in casa, sul pianerottolo: gli anconetani s’accapigliano ovunque. Sempre per motivi banali. Domenica, nell’arco di due ore, poliziotti e carabinieri sono dovuti intervenire per 4 episodi. Blitz fondamentali perché hanno permesso di disinnescare situazioni esplosive. Era l’ora di cena quando da una palazzina nei pressi della Cittadella è arrivata la segnalazione di una lite tra condomini. Attriti di vecchia data, frutto di una convivenza complicata fra una coppia italiana e una famigliola albanese. E’ bastata poco per accendere le scintille: il rumore di una sedia strisciata sul pavimento che ha disturbato la quiete dei vicini. Dal niente è scoppiato un putiferio: insulti, minacce, spintoni. Alla fine, oltre ai carabinieri, è sopraggiunto anche un equipaggio del 118 per portar via un trentenne, sopraffatto da un attacco d’ansia dovuto al concitato battibecco. E’ stato portato a Torrette per accertamenti.
  
Una gazzella dei carabinieri, poco prima, era già intervenuta in via Rodi per sedare un’altra lite scoppiata fra due condomini per un classico: i lavori in casa di domenica. Il rumore del trapano ha rovinato il clima di relax del vicino, che ha perso la pazienza ed è andato a dirne quattro al dirimpettaio. Non l’avesse mai fatto: è esplosa una gazzarra che ha spaventato tutti e che solo l’arrivo dei militari ha contenuto. Anche in questo caso, nessuna denuncia.
E’ stato necessario, invece, procedere con un Tso per placare una ragazza nigeriana di 21 anni che ha dato in escandescenze domenica sera in via Metauro, a Torrette. Di punto in bianco si è messa a lanciare piatti e bicchieri per le scale. Non è chiaro con chi ce l’avesse, ma la scena ha messo in allarme i vicini che non hanno esitato a chiedere aiuto. Polizia e 118 sul posto, con l’ausilio di un’ambulanza della Croce Rossa: la giovane è stata ricondotta alla calma e poi accompagnata all’ospedale regionale per una visita psichiatrica.
Spesso è l’alcol a fare brutti scherzi. Almeno così pensava l’uomo che, sempre domenica, attorno alle 21,30, da un’abitazione di via del Fornetto ha chiamato il 118 tutto trafelato: «Correte, mia moglie è ubriaca e non si contiene». I due in effetti avevano bisticciato, ma quando sono arrivate le Volanti, la donna è apparsa sanissima: infuriata, sì, ma perfettamente lucida, tant’è che ha rifiutato il soccorso.
La polizia, intanto, è impegnata a ricostruire la dinamica della rissa scoppiata sabato notte in un locale vicino all’ex Barfly affittato per una festa (che nulla ha a che vedere con il pub Jamaica): un 44enne anconetano è stato preso a calci e pugni da un gruppo di persone ed è finito all’ospedale (non è grave). Prima le botte, poi la beffa: è lui l’unico denunciato perché, in preda all’alcol, durante il party ha sfoderato un coltellino, ma senza l’intenzione di colpire qualcuno. Quando è stato cacciato dal locale, è esplosa una rissa in strada in cui lui ha avuto la peggio.
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