Rivoluzione all'ospedale di Torrette, tagli in Cardiochirurgia: più letti di terapia intensiva per i malati di Covid

Rivoluzione nell'assetto dell'ospedale regionale
Rivoluzione nell'assetto dell'ospedale regionale
di Stefano Rispoli
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Martedì 16 Marzo 2021, 02:25 - Ultimo aggiornamento: 08:26

ANCONA - Il nuovo corso sta per partire. Una rivoluzione che prenderà corpo in settimana, dopo il via libera arrivato dai vertici degli Ospedali Riuniti. Torrette si prepara al cambiamento dettato dall’emergenza che non dà tregua. Si agisce su due direzioni: più posti di terapia intensiva e semintensiva per i Covid da una parte, tagli al Blocco operatorio e alla Cardiochirurgia del Lancisi dall’altra.

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Un sacrificio inevitabile, anche se meno impattante rispetto alle previsioni e alla prima pandemia, che comporterà una movimentazione di una trentina di infermieri, in modo graduale.  La grande manovra è contenuta in una delibera approvata ieri, dopo un weekend di super lavoro per l’unità di crisi di Torrette.

La rivoluzione comporterà anche trasferimenti da un piano all’altro per rendere più funzionali le attività e liberare spazi e risorse per i malati di Covid.

Le postazioni di terapia intensiva in meno di un mese sono state raddoppiate: erano 19 all’inizio, sono diventate 38 a seguito della decisione di riconvertire, dopo la Clinica diretta dal professor Abele Donati, anche la Divisione di Rianimazione diretta dalla dottoressa Elisabetta Cerutti, con 10 letti dedicati ai contagiati dal virus. A questi si aggiungono altri 10 posti al Cov 6B, ovvero il Blocco operatorio: 4 erano già operativi e 6 verranno allestiti nelle prossime ore all’interno delle sale operatorie 15, 16 e 17. Saranno flessibili, nel senso che, pur in regime intensivo, potranno accogliere pazienti non così gravi da dover essere intubati. 


Alla decisione di chiudere il Cov7 con l’unico posto letto che si trova alla Pacu, si affianca quella di scindere in due settori il Cov4 al quinto piano (corpo U): i posti ordinari scenderanno da 48 a 36 (al Cov4B), in modo da ricavare 6 letti di terapia semintensiva al Cov4A, che richiedono un maggior dispendio di energie. In definitiva, si scenderà da 48 a 42 postazioni in un reparto che, però, fin qui era a regime ordinario, garantiva un certo numero di dimissioni quotidiane e assisteva soltanto pazienti non gravi. 


Il rovescio della medaglia è rappresentato dai tagli. Dopo l’attività medica e quella chirurgica programmata, con il rinvio di tutto ciò che non è urgente (ma fin qui è stata preservata l’attività ambulatoriale) i vertici di Torrette hanno deciso di toccare non solo il Blocco operatorio (con 3 sale trasformate in reparti Covid) ma anche il Lancisi. L’Unità cardiologica ospedaliera perde 4 posti letto di subintensiva (da 24 a 20), la Cardiochirurgia 6 ordinari (da 18 a 12, mentre vengono mantenuti gli 8 di subintensiva), la Clinica ematologica 2 (da 12 a 10). In più, la Pneumologia dovrà rinunciare a 7 posti perché gestirà l’area semintensiva del Cov4 e verrà trasferita al 3° piano (corpo T), così come la Chirurgia senologica verrà traslocata al 5° piano (corpo A) per essere integrata ad altri reparti confinanti. In tutto, dunque, si rinuncerà a 19 posti letto normali per garantire una maggiore assistenza ai malati di Covid. 

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