ANCONA - Prefetto Darco Pellos, l’ultimo weekend in piazza del Papa è stato incandescente: tre aggressioni nel giro di 48 ore.
Domanda secca: ci sarà un nuovo giro di vite, dopo l’ordinanza che limita il consumo di alcol in tutta la città?
«L’ordinanza rappresenta una tappa in un percorso finalizzato a creare una situazione di serenità nell’ambito della cosiddetta movida. Si tratta di una misura sperimentale, dunque aspettiamo di vedere i risultati e di valutarli».
E se non bastasse?
«Io sono convinto che darà i suoi frutti, ma come ho detto: gli effetti li analizzeremo più avanti. Ricordo che siamo passati da una libera gestione della piazza ad una regolamentazione più puntuale e che le misure di contrasto al comportamento irregolare dei minorenni e alle manifestazioni di disagio giovanile stanno dando risultati importanti: analogamente, riteniamo che la limitazione dell’uso dell’alcol su tutto il territorio comunale porterà a risultati altrettanto significativi».
Resta il fatto che purtroppo alcuni ragazzi violenti sono tornati a minare la tranquillità del salotto cittadino: cosa fare?
«Non possiamo pensare che alcuni comportamenti irregolari possano essere estinti con un’ordinanza: abbiamo allestito un presidio di forze dell’ordine e abbiamo adottato delle misure che siamo convinti siano utili per garantire sicurezza a tutti.
Gli operatori sono in agitazione, temono nuovi provvedimenti a scapito dei locali ma puntano a riconquistare piazza del Papa organizzando un calendario di eventi, d’intesa con il Comune, nella speranza che la qualità allontani bulli e violenti: cosa risponde?
«Ben vengano le iniziative di qualità per elevare il target di riferimento. Da parte nostra, chiediamo massima collaborazione, non solo agli esercenti, ma anche ai fruitori della piazza: nel momento in cui dovessero notare comportamenti illegali, che li segnalino subito al numero d’emergenza 112 o alle pattuglie presenti in piazza. Ho letto di operatori che sabato scorso hanno visto giovani portare con sé taniche di vino: dato che c’è una norma da rispettare, perché non darne comunicazione alle forze dell’ordine? Il mio è un appello alla collaborazione da parte di tutti affinché si segnalino le situazioni potenzialmente a rischio o irregolari sin dal loro manifestarsi, senza aspettare che si arrivi alle estreme conseguenze».
Profilo Abbonamenti Interessi e notifiche Utilità Contattaci
Logout