Tre risse in due giorni, piazza del Papa è un ring: due ragazzi all'ospedale. Movida choc: «Arrivano con gli alcolici nelle buste»

Controlli della polizia in piazza del Papa
Controlli della polizia in piazza del Papa
di Stefano Rispoli
4 Minuti di Lettura
Mercoledì 30 Marzo 2022, 03:55 - Ultimo aggiornamento: 14:31

ANCONA - Tre risse in due giorni: un weekend da dimenticare per piazza del Papa. E ora è sempre più probabile che sul regno della movida dorica incomba la stangata delle autorità, dopo l’ordinanza anti-alcol del sindaco Valeria Mancinelli che, nella strategia dei vertici di sicurezza, doveva essere (e molto probabilmente lo sarà) solo un punto di partenza verso nuove e più stringenti misure, come l’introduzione dei controlli ai varchi d’accesso alla piazza o del numero chiuso. La preoccupazione si tocca con mano dopo il triplo allarme scattato nello scorso fine settimana. Al pestaggio di venerdì sera in via degli Orefici, a distanza di 24 ore hanno fatto seguito altre due zuffe davanti a due dei locali più frequentati di piazza del Papa. 

All'ex Busco tra sbandati e sporcizia, il tour dell'orrore degli ambientalisti. Il titolare: «Il Comune mi deve 18 milioni»

 
Era passata da poco l’una quando all’angolo con via Bonda due gruppi si sono scontrati, tra loro diversi ragazzi d’origine nordafricana residenti tra Torrette e Falconara. Il pretesto è stata la cenere di una sigaretta caduta sulla giacca di uno di loro. Quando l’alcol scorre a fiumi, basta una sciocchezza per accendere la miccia: dagli insulti ai pugni è stato un attimo. Alla rissa, durata alcuni minuti, hanno partecipato una decina di giovani che hanno tentato anche di staccare da terra dei sampietrini per lanciarseli contro. All’arrivo di polizia e carabinieri, erano già scappati tutti. Si è palesato solo un giovane, che si è definito vittima della situazione: era tutto sporco di sangue, ha riferito di essersi solo difeso. Le indagini sono in corso, si confida in un assist delle telecamere. «Per questi ragazzi picchiarsi è uno sport - si lamenta Stefano Sebastiano, gestore del bistrot La Dama -. Uno di loro è stato spinto contro la mia vetrina, per poco non l’ha sfondata. Le forze dell’ordine devono tormentarli, solo così ce ne libereremo: invece con un’ordinanza ci viene imposto di non servire drink da asporto dopo la mezzanotte, quando in piazza, anche sabato, ho visto arrivare ragazzini con taniche di vino». Circa 45 minuti dopo un’altra zuffa è esplosa in piazza del Papa: due giovani si sono affrontati sotto gli occhi degli amici.
Uno sguardo di troppo e subito gli animi si sono accesi: pugni, testate, morsi. Ad avere la peggio, un operaio anconetano di 24 anni che poi si è rintanato nella sua auto: era una maschera di sangue. Aveva un profondo taglio al sopracciglio, un occhio nero e una ferita a un dito provocata da un morso. Durante il tragitto verso casa, la beffa: i carabinieri l’hanno fermato per un controllo e, viste le condizioni, hanno richiesto l’intervento del 118. Già che c’erano l’hanno sottoposto all’alcoltest: è risultato positivo, quindi gli hanno ritirato la patente. Il giovane, portato a Torrette in ambulanza, ha trascorso l’intera notte all’ospedale. Tac negativa: il medico l’ha dimesso con 7 giorni di prognosi e 7 punti di sutura all’arcata sopraccigliare. La sera precedente in via Orefici era stato pestato un 22enne, figlio di un noto ristoratore, sotto gli occhi del branco che incitava l’aggressore: pugni e calci in faccia, poi la fuga. Il 22enne è finito all’ospedale con un sopracciglio rotto e un dito fratturato: la prognosi è di 30 giorni. Il giorno dopo ha sporto denuncia.
Alcol e violenza, un binomio che rischia di stritolare piazza del Papa, già nel mirino delle autorità preposte alla sicurezza.

Che succederà adesso? Prefetto e questore avevano già spiegato che la chiusura anticipata alle 2 e il divieto dei drink d’asporto dalla mezzanotte erano solo il primo step di una strategia via via più stringente. E avevano avvertito gli operatori che, se questo esperimento non fosse bastato, avrebbero varato misure più severe. All’orizzonte si profilano controlli di polizia ai varchi della piazza, se non un vero e proprio accesso a numero chiuso con steward e contapersone. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA