Mazze e coltelli, maxi rissa agli Archi tra bande di stranieri: dopo le denunce scatta il Daspo urbano per 4 giovani

Sulla rissa hanno indagato i carabinieri
Sulla rissa hanno indagato i carabinieri
di Emanuele Coppari
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Mercoledì 15 Giugno 2022, 10:15

ANCONA - Si erano picchiati con furia selvaggia, incrociando lame di coltelli e colpi di mazza. Per la maxi zuffa che aveva fatto riverberare l’allarme rosso agli Archi erano già stati denunciati, ora arriva anche la mano pesante del questore che gli ordina di stare lontani da queste parti. Nei giorni scorsi erano stati i carabinieri del Norm a provvedere al deferimento all’autorità giudiziaria di quattro giovani, due originari del Bangladesh ed altri due di origine pakistana, che avevano scatenato una violenta rissa in via Marconi lo scorso 6 giugno. 


Erano le 22 sotto i portici quando un 16enne del Bangladesh era stato schiaffeggiato da tre pakistani vestiti di nero. Il minorenne era poi stato raggiunto dal fratello maggiore e ai carabinieri intervenuti aveva detto di non conoscere gli aggressori e di voler sporgere denuncia. Attorno all’una il secondo atto della serata choc. Il 16enne, suo fratello e altri due bengalesi avevano incrociato la gang di pakistani in via Rupi: era scoppiata la mega zuffa. Il 118 aveva portato in ospedale i 3 pakistani, carabinieri e polizia avevano rintracciato i due fratelli bengalesi agli Archi. 
L’episodio, oggetto di attenta valutazione da parte della Divisione Anticrimine della Questura per l’allarme sociale destato dallo scontro tra bande di giovani data anche la provenienza etnica diversa dei ragazzi coinvolti, ha determinato l’emissione di quattro provvedimenti da parte del Questore. A seguito dell’istruttoria della Divisione anticrimine della Polizia, nei confronti dei quattro giovani è stato disposto il Daspo per un anno dall’area urbana tra via Marconi e XXIX settembre, con il divieto di accedere ai pubblici esercizi ed ai locali di pubblico intrattenimento, e di stazionare nelle vicinanze. La questura segnala che sono oltre 50 i Daspo urbani emessi dal Questore Cesare Capocasa, dal mese di novembre ad oggi, grazie all’importante opera di prevenzione messa in campo dalle forze dell’ordine in città e nel territorio provinciale, che ha consentito di ridurre i casi di violenza nelle aree urbane, ma anche di individuare i responsabili di tutti gli episodi che hanno destato allarme sociale mediante la denuncia all’autorità giudiziaria e l’emissione delle misure di prevenzione finalizzate ad evitare la reiterazione di reati.
Sottolinea il questore Capocasa: «È necessario stigmatizzare quelle condotte che denotano una particolare tendenza alla violazione delle norme di convivenza civile, per assicurare invece l’ordine e la sicurezza dei cittadini e dell’intera comunità».

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