Caccia all'uomo al torneo di basket giovanile, anconetani aggrediti dai serbi: 17enne finisce all'ospedale

Un momento della partita giocata a Montecatini e finita in rissa
Un momento della partita giocata a Montecatini e finita in rissa
di David Luconi
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Martedì 11 Aprile 2023, 02:35 - Ultimo aggiornamento: 15:41

ANCONA - Un fortuito scontro di gioco e in campo si scatena il Far West. Graffi, spinte e calci. Una maxi rissa violenta terminata solo con l’arrivo della polizia e un’ambulanza richiesta per trasportare un cestista anconetano di 17 anni all’ospedale per un calcio rimediato nelle parti intime. È finita nel peggiore dei modi la partita di basket giocata a Pasqua tra la 2Teams, squadra nata da una collaborazione tra il Cab Stamura Ancona e la Taurus Jesi, e la Fmp Belgrado, società serba.

Dovevano disputarsi, come Under19, la finale del torneo Ebit Eurobasket, a Montecatini.

Il putiferio si è scatenato quando mancavano 39 secondi alla fine e la squadra dorica aveva ormai in pugno la vittoria con 9 punti di distacco dagli avversari. È bastato uno scontro di gioco per scaldare gli animi dei serbi che, stando a quanto denunciato dagli avversari, si sarebbero lanciati alla caccia dei giocatori della 2Teams.

In un attimo, i valori dello sport sono stati spazzati via dalla violenza, tanto che alla maxi zuffa avrebbero partecipato anche alcuni ragazzi che stavano assistendo dagli spalti alla finale, dando man forte ai serbi. La follia è avvenuta sotto gli occhi di tanti genitori. L’allenatore della 2Teams, Fabio Orlandini, si è messo in mezzo per difendere dai colpi i suoi ragazzi. Ne ha fatto le spese, venendo aggredito pure lui e finendo a terra. È dovuta intervenire la polizia per far scemare il senso di guerriglia che campeggiava in mezzo al campo. 


La Volante ha dovuto scortare fuori dal palazzetto il pullman dei ragazzi marchigiani, tutti tra i 17 e i 18 anni, provenienti da Ancona, Osimo e Jesi. Erano sotto choc, qualcuno piangeva ricordando gli attimi di terrore vissuti. Un 17enne anconetano è finito all’ospedale di Pistoia. «Ha preso dei calci al costato e ai testicoli - racconta il padre - per il dolore ha quasi perso i sensi. Per fortuna, dopo tutti gli accertamenti del caso, è stato dimesso in serata. Sta bene, ma non è stata una bella Pasqua».

Gli altri atleti hanno riportato graffi e segni da colluttazione, ma non sono dovuti ricorrere alle cure dell’ospedale. «In tanti anni che alleno - dice coach Orlandini - non mi è mai capitata una cosa del genere: mai l’avevo vista, mai l’avevo subita. Sono disgustato. Eravamo andati in Toscana per trascorrere 4 giorni all’insegna del basket, è finito tutto con una guerriglia in campo. Più che un allenatore, mi considero un educatore, quanto successo va proprio oltre la nostra idea di pallacanestro». 

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