ANCONA - Istanza di scarcerazione respinta. Deve rimanere a Villa Fastiggi il 25enne Markeljan Sojati, uno dei due albanesi arrestati all’alba dello scorso 7 agosto dai carabinieri dopo la maxi rissa scatenatasi non molto lontano dall’ingresso della discoteca Miu Disconner, a Mondolfo. La difesa, rappresentata dall’avvocato Gabriele Galeazzi, era ricorsa al Tribunale del Riesame per ottenere una misura cautelare meno restrittiva.
Le contestazioni
Dunque, il 25enne residente ad Ancona con la famiglia non potrà lasciare il carcere di Pesaro, dove si trova dal giorno dell’arresto.
La ricostruzione
Tutto sarebbe partito con il ferimento del 25enne senegalese. Poi, stando a quanto ricostruito dagli inquirenti, un gruppo sarebbe andato a caccia di vendetta, accanendosi contro i due albanesi. «All’esterno del parcheggio sono andato a cercare Gjoni, lo picchiavano, se la sono presa anche con me» aveva detto Sojati durante l’interrogatorio di garanzia. Stando ai carabinieri, invece, il 25enne avrebbe inveito contro la folla che si era fiondato sull’amico, minacciandola con il coltello utilizzato per l’aggressione ai danni del senegalese. Entrambi gli albanesi vivono nel capoluogo dorico: Gjoni, assistito dai legali Marina Magistrelli e Michele Carluccio, agli Archi, Sojati a Collemarino. Entrambi disoccupati, avevano raggiunto insieme il Miu con la Lancia Delta di Gjoni, presa a mazzate dal gruppo composto da latino-americani e africani. Gli altri maggiorenni arrestati sono ancora in carcere.