Difende un'amica dalle avance, preso a bastonate dalla baby gang nel luna park: 16enne finisce all'ospedale

La polizia indaga sulla rissa al luna park
La polizia indaga sulla rissa al luna park
di Emanuele Coppari
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Lunedì 27 Dicembre 2021, 04:05 - Ultimo aggiornamento: 14:35

ANCONA - Un apprezzamento pesante e non gradito rivolto una ragazzina di 14 anni, un amico che prende il coraggio a due mani, la difende e con quello slancio di altruismo accende la furia del branco e viene colpito in testa con una mazza chiodata. L’ennesimo lampo di violenza delle gang di ragazzini terribili ha avuto come teatro il luna park allestito in questi giorni nel parcheggio di Piazza d’Armi.

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A gruppi di giovani scalmanati che girano con armi da scontri tribali a caccia di pretesti per gonfiare il petto di orgoglio e sfogare il prurito alle mani, un giro agli autoscontri e un tiro ai barattoli non bastano per sentire scorrere l’adrenalina E così è successo che nell’area del parcheggio di piazza D’Armi adibita a parco giochi un nutrito drappello di giovanotti, di origini bengalesi, ha preso nel mirino una ragazzina rivolgendole attenzioni e complimenti un po’ troppo pesanti. 


Lei non ha gradito quegli apprezzamenti viscidi e quando la situazione rischiava di degenerare un amico di 16 anni, di origini asiatiche, si è messo in mezzo per difenderla.

Un gesto spontaneo che ha provocato la reazione furibonda del branco e l’arrivo di un colpo terribile sferrato in testa al 16enne con una mazza dalla punta rinforzata con il ferro. A quel punto le luci baluginanti del luna park di piazza d’Armi si sono trasformate per qualche minuto nei riflettori di un ring. Sono volati calci e pugni, un parapiglia dal quale alcuni ragazzini sono usciti con lividi assortiti. È arrivata un’ambulanza per soccorrere il 16enne colpito in testa.

Sul posto, a spegnere l’ennesimo focolaio di violenza tra giovani, è intervenuta la polizia. Gli agenti hanno raccolto testimonianze per ricostituire la dinamica della zuffa e il ruolo svolto dai protagonisti dell’ennesimo capitolo della saga dei bulli in città. Per gli investigatori un altro tassello da inserire nel mosaico delle gang e della delinquenza giovanile, altra bandierina da piazzare nei territori a rischio sulla mappa dei ragazzini terribili. 

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