Ancona, riempie di schiaffi e graffi la moglie: blitz nella notte, arrestato un 29enne

Ancona, riempie di schiaffi e graffi la moglie: blitz nella notte, arrestato un 29enne (foto di repertorio)
Ancona, riempie di schiaffi e graffi la moglie: blitz nella notte, arrestato un 29enne (foto di repertorio)
di Gianluca Fenucci
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Martedì 1 Novembre 2022, 04:30 - Ultimo aggiornamento: 15:24

FALCONARA- I carabinieri l’hanno trovata in casa in preda al panico: la 45enne, originaria del Gambia, era terrorizzata. Era stata appena picchiata dal marito, un 29enne della Guinea. Il giovane, che non sembrava lucido anche se non aveva bevuto, ha cominciato improvvisamente a dare in escandescenze e a malmenare la moglie tanto che alcuni vicini di casa, intorno alle 22 di domenica, hanno dato l’allarme al 112.

Il soccorso

Sul posto sono intervenuti i carabinieri della tenenza di Falconara, guidati dal tenente Giuseppe Esposito. I militari hanno arrestato il 29enne africano in flagranza di reato con le accuse di maltrattamenti in famiglia e lesioni personali. Al loro arrivo i carabinieri hanno trovato la vittima impaurita e sotto choc. La 45enne gambiana, che aveva la pelle tutta graffiata, è stata immediatamente trasportata al pronto soccorso dell’ospedale regionale di Torrette per le cure derivanti dalle lesioni subite: presentava anche alcune ecchimosi e segni di violenze ed era particolarmente agitata e spaventata. Per fortuna non ha subito conseguenze gravi dall’aggressione: è stata dimessa con 5 giorni di prognosi. L’autore del reato sembra essere affetto da problemi psichici e ha cercato di fuggire dall’abitazione a piedi nudi e senza indossare calze o scarpe. D’intesa con la Procura, il guineano, al termine degli accertamenti, è stato portato in carcere a Montacuto, in attesa della convalida dell’arresto. Venerdì scorso i carabinieri, dopo una segnalazione dei vicini di casa, erano già intervenuti nell’abitazione della coppia ma non avevano riscontrato gli estremi normativi per procedere all’arresto dell’uomo.

La moglie si era rivolta ai carabinieri, spaventata e in stato di agitazione, ma al momento dell’intervento dei militari nell’abitazione regnava la calma e la donna non lamentava dolori né asseriva di essere stata malmenata. A Falconara nei mesi scorsi e anche recentemente sono stati numerosi, purtroppo, gli episodi di violenza e maltrattamenti all’interno delle abitazioni tra coppie e congiunti.

I precedenti

Un bengalese di 35 anni è stato condannato a 8 mesi di reclusione per aver rotto il tendine di un dito della mano all’ex moglie. L’uomo era stato arrestato dai carabinieri al culmine di un duro litigio domestico, avvenuto nell’appartamento di Falconara che condivide con la moglie. Il bengalese, tornato a casa completamente ubriaco, aveva preteso di consumare un rapporto sessuale, alla quale la donna si era opposta. Un’altra storia di violenza domestica era avvenuta qualche mese fa quando una giovane madre tunisina per 5 anni era stata segregata in casa dal marito, suo connazionale, e sottoposta a maltrattamenti. La donna era riuscita a fuggire di casa e a chiamare i carabinieri con il cellulare di un passante perché il marito gli aveva spaccato il suo telefono in testa, durante l’ennesimo litigio. La donna, dopo 5 anni in Italia, era segregata in casa, parlava esclusivamente l’arabo e conosceva solo qualche parola di italiano.

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