Il regalo di Natale più gettonato? Pacchetti di sedute dallo psicologo

Il regalo di Natale più gettonato? Pacchetti di sedute dallo psicologo
Il regalo di Natale più gettonato? Pacchetti di sedute dallo psicologo
di Emanuele Coppari
4 Minuti di Lettura
Sabato 17 Dicembre 2022, 01:55 - Ultimo aggiornamento: 13:53

ANCONA - Metà Freud, metà Carrie Bradshaw, la giornalista esperta in rapporti sentimentali della serie tv Sex and The City. Babbo Natale si adatta ai tempi, cambia veste e regala Gift card con sedute dallo psicologo. Un po’ è difficile essere giovani e ci si sente maledettamente soli anche in mezzo alla moltitudine rumorosa (ma virtuale) dei social. E poi andare dallo strizzacervelli è entrato nello stile di vita, e regala en plein di like su Facebook e Instagram

La svolta

E allora: altro che pacchetti massaggio, tutti a regalare carezze all’anima perché cosa c’è di meglio di donare ad un adolescente di 16 anni o a un adulto di 30 (parliamo di questa fascia d’età) a cui vuoi bene sprazzi di benessere interiore? «Da 22 anni faccio questo lavoro ed è la prima volta che a Natale si consegnino bigliettini dove qualcuno augura a qualcun altro: “Prenditi cura di te, fai un viaggio in te stesso, risolvi i tuoi problemi, questo spazio sarà vitale”».

Giorgia Cannizzaro è psicologa del servizio di elisoccorso della Regione Marche, con incarichi di prestigio in terapia intensiva pediatrica dell’ospedale Maggiore Policlinico di Milano, e professore a contratto di psicologia generale alla Politecnica delle Marche. 

La sorpresa 

Esperienza, e competenza, da vendere. E se lo dice lei che è una grande novità, c’è da crederci. «Inizialmente quando sono cominciate ad arrivare queste richieste sono rimasta perplessa, ma poi ho pensato che è un fenomeno culturale molto interessante, qualcosa sta cambiando e le persone che fanno un percorso su se stesse poi stanno meglio, sono più consapevoli dei propri limiti e cercano di superarli. Così anche la società migliora». L’altra faccia della riflessione è più amara, e si riassume in una parola: solitudine. Spiega Cannizzaro: «La comunicazione virtuale comincia a fare acqua da tutte le parti, i mezzi sui quali i ragazzi avevano investito si rivelano luoghi dove incontri persone ma i rapporti umani mancano»: E poi. «Nelle famiglie si è persa l’abitudine di parlare e approfondire cose, ognuno passa il suo tempo e si costruisce una vita fittizia dentro il suo social di preferenza e non entra in relazione in modo profondo». E si ritrova solo. Il Covid ci ha messo del suo con la costrizione in casa. «Ha provocato fobie sociali, ritiro sociale degli adolescenti, problemi psicosomatici. La convivenza forzata ha messo in tensione dinamiche familiari che erano diluite e si sono acutizzate». Dunque il disagio. 

La tendenza 

Ma c’è anche la svolta culturale. «C’è sempre nella cinematografia e nelle serie tv». Nel film di Francesca Archibugi tratto dal romanzo di Veronesi “Il colibrì” il personaggio chiave Daniele, è un severo psicanalista. È una psicoterapeuta Jean Holloway, la protagonista di Gypsy su Netlix che ha fatto arricciare il naso degli esteti della categoria. Hanno tanto appeal gli psicologi, rivolgersi a loro non è più una vergogna - ammesso che lo sia mai stato -, ma è una tendenza. «Ormai i giovani se lo dicono, se lo consigliano, tutti ci vogliono andare». Infine una postilla: sono sempre di più i casi di richiesta di cure per motivi sentimentali. «Chi viene in terapia lo fa per problemi d’amore: amori traditi, non ricambiati, feriti». Chiude scherzando, ma non troppo, Cannizzaro. «A me non è più sufficiente solo la teoria freudiana per guidare la pratica del lavoro, servono anche le puntate di Sex and City». 

© RIPRODUZIONE RISERVATA