Ecco le unità Anti-degrado, la polizia dichiara guerra ai bulli. Il questore: «Esserci sempre e prima»

Le unità Anti-degrado schierate dal questore Capocasa
Le unità Anti-degrado schierate dal questore Capocasa
di Stefano Rispoli
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Martedì 9 Novembre 2021, 09:10

ANCONA - «Prima si fermano, meglio è». Sì perché i bulli non danno tregua. Non bastano le 19 denunce scattate per le risse scoppiate tra piazza del Papa, piazza Cavour e Vallemiano, accompagnate da 22 fogli di via obbligatori e 14 Daspo urbani emessi dalla Questura dorica, a cui si aggiunge la chiusura di un night e di un bar. C’è bisogno di altro «perché questi ragazzi continuano a rendersi protagonisti di condotte incivili o penalmente rilevanti con un senso di impunità che occorre contrastare, espressioni di un disagio sociale e giovanile», dice il questore Cesare Capocasa. 


L’antidoto a vandali e bulli si chiama sicurezza urbana, «intesa come vivibilità e decoro». La teoria si traduce nella pratica con un’articolata attività di ordine pubblico no-stop, «dedicata al presidio continuo del territorio, dalle 7 del mattino all’una di notte, se possibile anche oltre». Il dispositivo, sintetizzato in un’ordinanza firmata dal questore e condivisa con il prefetto Darco Pellos in occasione del Comitato di sicurezza della scorsa settimana, introduce le unità Anti-degrado, pattuglie di servizio urbano che superano il concetto di “controllo” per abbracciare quello di “presidio” del territorio.

Sono in servizio da ieri: nel loro primo giorno, hanno monitorato al mattino il Piano e il pomeriggio piazza Cavour, piazza Roma e le zone del centro. «Sarà una prossimità operativa - spiega Capocasa -, un valore aggiunto che ritengo debba essere messo in campo dal momento che assistiamo ancora ad episodi incivili e aggressioni compiute da giovanissimi: la repressione è fondamentale, ma non basta. Bisogna fare un salto di qualità». Il concetto è: esserci prima. «La logica del pronto intervento non è sufficiente - argomenta il questore -.

Occorre cambiare mentalità: giocare d’anticipo, prevenire certe situazioni, evitare che le aggregazioni sospette si concentrino troppo. La nostra presenza costante deve essere un deterrente, un monito a cambiare condotta. Si tratta di un progetto innovativo, che richiede uno sforzo importante, ma che è premiante perché ho già potuto sperimentarlo in altre città». 


La pattuglia Anti-degrado, formata da due agenti, si inserisce in un dispositivo più ampio che conterà anche su una pattuglia dei Cinofili, una Uopi (l’Unità operativa di primo intervento) e su due pattuglie del Reparto Prevenzione Crimine di Perugia che il questore ha richiesto per un intero quadrimestre, fino al 31 marzo 2022, con presenza fissa dal lunedì al sabato, proprio per alzare l’asticella della sicurezza in un capoluogo che paga il declassamento in terza fascia della Questura, deciso tre anni fa dal Viminale alla luce della riduzione dei reati e delle denunce, che si è tradotto in un minor numero di forze e mezzi a disposizione. 


«Le nostre pattuglie - spiega Capocasa - saranno sulla strada ogni giorno, con una pianificazione che va dalle 7 del mattino all’una di notte, con turni dedicati alle varie zone della città a seconda della loro frequentazione». È così, secondo il questore, che si fa prevenzione. «Le unità Anti-degrado sono svincolate dalla chiamata 112, ci saranno a prescindere: la considero una grande novità per Ancona». Alla movida, invece, verrà dedicata un’attenzione particolare: dalla sicurezza urbana si passerà a quella integrata, nell’ambito di un progetto, in sinergia con carabinieri e guardia di finanza, che prevederà una stretta collaborazione con il Comune e con gli operatori di piazza del Papa, anche attraverso il ricorso alla vigilanza privata. 

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