Punito, molesta la ex anche dal carcere: lo stalker irriducibile torna a processo

Punito, molesta la ex anche dal carcere: lo stalker irriducibile torna a processo
Punito, molesta la ex anche dal carcere: lo stalker irriducibile torna a processo
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Martedì 14 Gennaio 2020, 03:50

ANCONA  - Dopo la condanna rimediata per stalking, continua a perseguitare la sua ossessione amorosa anche dal carcere: Jurgen Mazzoni ancora a processo. Nuovi guai giudiziari per il 43enne senigalliese condannato nel 2002 per l’omicidio della moglie Federica Gambardella e nel maggio 2018 per gli atti persecutori inflitti a una studentessa senigalliese di quasi vent’anni più giovane di lui. Quest’ultima risulta essere di nuovo parte offesa nel procedimento che ieri si è discusso davanti al gup Francesca De Palma. 

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Il reato? Ancora stalking, tanto per cambiare. Mazzoni, infatti, a novembre 2018 sarebbe riuscito, pur essendo relegato a Montacuto, a far arrivare alla ragazza un carillon Disney come regalo di compleanno. Un modo, stando all’ipotesi della procura, di incutere terrore alla vittima e costringerla ancora una volta a mutare le sue abitudini quotidiane. Con l’accusa di stalking, Mazzoni è stato rinviato a giudizio. Il processo inizierà il prossimo 6 maggio di fronte al giudice Edi Ragaglia. Il 43enne, attualmente recluso nel carcere di Piacenza, verrà difeso dall’avvocato Andrea Natalini. 

Parte civile sarà ancora una volta la studentessa, assistita dal legale Ruggero Tomasi. Chiede un risarcimento del valore di 40 mila euro. Venti mila, invece, la cifra complessiva pretesa dai suoi genitori, anche loro costituitisi parte civile con l’avvocato Mary Basconi. Mazzoni ha pendente anche un altro procedimento. È imputato per una serie di danneggiamenti e incendi ai danni dei veicoli di proprietà dei genitori della studentessa. La prossima udienza si terrà il 6 febbraio. L’episodio del carillon risale a fine novembre 2018. Sei mesi prima, Mazzoni era stato condannato in primo grado a scontare tre anni e mezzo di reclusione per stalking: secondo l’accusa, tra il 2016 e il 2017 aveva tartassato la studentessa, tra minacce di morte e lettere anonime contenenti proiettili. Il movente sarebbe stato un amore non corrisposto. La persecuzione sarebbe continuata dal carcere, anche dopo la condanna subita. La seconda accusa di stalking è stata formalizzata dopo l’arrivo a casa della ragazza – oggi 25enne – di un pacco anonimo. 

Dentro c’era un carillon a forma di Babbo Natale con rappresentati i maggiori personaggi della Disney. Per stringere il cerchio attorno al mittente, la Squadra Mobile (che ha arrestato Mazzoni nel novembre 2017) ha dovuto rintracciare l’ordine di spedizione e il tagliandino con cui era stato richiesto il pacco regalo. Stando alla procura, Mazzoni avrebbe fatto tutto mentre si trovava ancora a Montacuto. Avrebbe trovato il coupon da un giornale (Tv Sorrisi e Canzoni) acquistato all’interno del penitenziario, ordinato il carillon in concomitanza con il compleanno della vittima e dato disposizione affinché il pacco arrivasse a lei.

Gli investigatori hanno eseguito una perizia calligrafica sul tagliandino e questa avrebbe dato risultanze positive, facendo ipotizzare la regia di Mazzoni. Dopo la condanna per l’omicidio della moglie e la carcerazione, Mazzoni era tornato libero nel 2009. È rimasto lontano dai guai fino al 2017, quando è finito ancora dietro le sbarre. Non è più uscito, se non per stare qualche mese in una comunità di recupero per poi tornare in carcere. 

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