ANCONA - Ci sarà un progetto per l’ex convento di San Francesco. “La città non l’ha dimenticato”, dice il vicesindaco e assessore al Centro storico Pierpaolo Sediari.
Le assicurazioni arrivano a stretto giro di posta dopo le esternazioni del consigliere Stefano Tombolini di Sessantacento. L’antico manufatto, tra via Fanti e via Orsini, è ridotto a un cumulo di rovine. In completo degrado e abbandono addirittura dall’ultima guerra. In occasione de “I luoghi del cuore 2014” del Fai, Sessantacento si è fatta promotore dell'iniziativa sposando la causa dell’ex convento.
L’intero edificio, spiega Tombolini, è “indecorosamente sull’orlo del collasso”.
Vecchia storia. Nel 1995 hanno provato a metterci le mani gli architetti Massimo e Gabriella Carmassi di Firenze. Il progetto, fra interventi di consolidamento e di recupero, costava però la bellezza di 35 milioni di euro. L’idea rimase perciò in stand by fino all’ipotesi di riadattarne almeno il chiostro a giardino d’inverno.
Progetto inserito lo scorso anno nel piano particolareggiato del centro storico con l’ok del soprintendete Gizzi . “Sono contento che il consigliere Tombolini si sia accorto dell’esistenza del vecchio convento. Meglio tardi che mai”, ironizza il vicesindaco. “Con il nuovo anno e con i mezzi a nostra disposizione inizieremo a ragionarci. L’ex refettorio - spiega Sediari - è l’unica parte dell’edificio che sta in piedi. Serve un progetto e non costerà poco”.
Per il consigliere di Sessantacento, l’ex convento è “un luogo fondamentale per il centro storico cittadino che può e deve essere valorizzato in chiave turistica e urbana e deve essere ridato ai cittadini tutti e soprattutto ad un quartiere che da anni ormai ne soffre l'ingombrante presenza senza poterlo vivere.
Una situazione indecorosa, pensando all'importanza e all'imponenza dell'opera che dovrebbe essere al centro dell'agire amministrativo e politico”.
Leggi Corriere Adriatico per una settimana gratis - Clicca qui per la PROMO