ANCONA - Un supercondominio, un ipermercato, un maxistabile direzionale. Superlativi al posto di una sfilza di ex: l’ex Stracca, l’ex Podesti, l’ex Ipsia. È la città che cambia. Un bel calcio al degrado grazie a una pioggia di investimenti: qualcosa come 25 milioni di euro che daranno nuova vita a mega scatoloni grigi, ridisegnando il centro e non solo.
Vecchi templi della cultura lasciati per anni a se stessi trovano una nuova vita grazie allo spirito imprenditoriale di enti e privati che hanno deciso di non arrendersi alla crisi e di rilanciare progetti importanti. Uffici e case di lusso sorgeranno al posto dei plessi dell’orrore tra via Montebello e via Curtatone, l’uno di fronte all’altro. Certo, l’imponente restyling richiederà tempo. La nuova sede dell’Inail non sorgerà prima del 2024. I lavori, che dureranno un paio d’anni, verranno avviati presumibilmente nel 2022: prima c’è da firmare il contratto di cessione con il Comune, che ha approvato l’offerta da un milione e 350mila euro, quindi si dovrà procedere con l’approvazione del progetto esecutivo e con l’appalto, nella speranza che la burocrazia non ci metta lo zampino. Ma l’ostacolo principale è stato superato: l’Inail trasformerà l’ex Ipsia di via Curtatone in uno stabile da 4.200 mq netti e quattro piani, di cui due seminterrati, che ospiteranno gli uffici della direzione regionale e della sede locale (circa 120 dipendenti), oltre a sale corsi, laboratori, un archivio, una biblioteca e parcheggi anche ad uso pubblico. Importo dell’investimento? Dieci milioni di euro. Non poco, di questi tempi. Una svolta. Come quella vissuta dall’ex istituto professionale Stracca di via Montebello, che si trova proprio alle spalle dell’ex Ipsia.
Un’altra scuola piombata in un ventennale stato di degrado che, però, ora vede la luce grazie all’intervento della Cap Costruzioni che si è aggiudicata l’edificio fatiscente all’asta, partita da una base di 753mila euro.