Riscaldamento a scrocco per due anni: a giudizio madre e figlio vampiri del gas

Riscaldamento a scrocco per due anni: a giudizio madre e figlio vampiri del gas
Riscaldamento a scrocco per due anni: a giudizio madre e figlio vampiri del gas
di Stefano Rispoli
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Sabato 16 Aprile 2022, 03:10

ANCONA - Come vampiri, avrebbero succhiato gas a scrocco per quasi due anni. Avrebbero riscaldato la loro abitazione in affitto a Castelfidardo senza tirare fuori un euro, dal 2016 al 2018, dopo aver rimosso i sigilli dal contatore. Almeno questa è l’accusa rivolta a madre e figlio, rinviati a giudizio per furto aggravato dal pm Valentina D’Agostino.

Dovranno comparire davanti al giudice il prossimo 27 giugno per la prima udienza del processo penale. 

L’accusa

Secondo quanto ricostruito dagli inquirenti, la 60enne di Castelfidardo e il figlio 35enne avrebbero usufruito abusivamente di 4.568 metri cubi di gas per un corrispettivo di 1.453 euro, sottratti alla società Prometeo Spa che si occupa della fornitura.

In particolare, tra il dicembre 2016 e l’aprile 2018 avrebbero rimosso i sigilli posti sul gruppo di misura dell’abitazione, abbinato ad un contratto chiuso nell’ottobre del 2016 su richiesta della stessa intestataria. La 60enne è accusata, insieme al figlio, di essersi serviti illegalmente di oltre 4.500 mc di gas per l’abitazione di Castelfidardo in cui vivono in affitto, fino al giugno 2018, nonostante fosse stato rimosso il contatore. Per il pm, il furto è aggravato dal danneggiamento del gruppo misuratore di proprietà della società Edma Gas, che si occupa della distribuzione. 

La difesa 

Ma l’avvocato Paolo Tesei, che assiste madre e figlio, contesta la ricostruzione degli inquirenti. «Stiamo conducendo delle ricerche perché, dai documenti analizzati, forse c’è stato un errore nella lettura dei contatori e stiamo analizzando i contratti che erano stati sottoscritti precedentemente ai fatti: potrebbe esserci stato un disguido relativamente all’ultimo periodo». I due presunti vampiri di gas dovranno comparire in tribunale a fine giugno per replicare alle accuse e dimostrare la loro innocenza. 

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