Prende per i capelli l'alunna e la strattona: prof condannato. Assolto dall'accusa di violenza sessuale

Prende per i capelli l'alunna e la strattona: prof condannato. Assolto dall'accusa di violenza sessuale
Prende per i capelli l'alunna e la strattona: prof condannato. Assolto dall'accusa di violenza sessuale
di Federica Serfilippi
3 Minuti di Lettura
Venerdì 9 Luglio 2021, 02:15

ANCONA - Assolto dall’accusa di violenza sessuale, condannato per i maltrattamenti. È terminato così il processo incardinato nei confronti di un 62enne residente a Castelfidardo, ex professore di scuola media di un istituto comprensivo della città delle fisarmoniche. Il docente era finito davanti al collegio penale con la doppia accusa di maltrattamenti (nei confronti di una ragazzina) e abusi sessuali (due le parti offese) su tre ex studentesse minorenni

Il verdetto

Da quest’ultimo reato è stato assolto perché il fatto non sussiste. Per la prima contestazione, è stata inflitta una pena di un anno e quattro mesi di reclusione con tutte le attenuanti del caso. Il pm Valentina Bifulco, per entrambi i reati, aveva chiesto otto anni e quattro mesi di carcere. Il professore, difeso dagli avvocati Gianni Marasca e Susanna Randazzo, era presente alla lettura della sentenza. Ha sempre negato gli addebiti mossi dalla procura dopo le denunce sporte dai familiari delle ragazzine. Due erano parti civili con l’avvocato Massimiliano Russo. 
I fatti si collocano in due diversi anni scolastici, a cavallo tra il 2016 e il 2018. Per quanto riguarda i presunti abusi, la procura contestava al 62enne strofinamenti e palpeggiamenti ai danni di due ragazzine della classe dove insegnava. «Le molestie sessuali? Mai avvenute, se è successo qualcosa è stato accidentale: le aule erano strette e anguste, potrei aver urtato qualcuno passando tra i banchi.

Non so perché, ma sono stato accusato senza motivo» aveva detto l’imputato in una delle scorse udienze. Nel capitolo maltrattamenti, gli inquirenti sostenevano soprusi fisici e verbali nei confronti di una studentessa gravata da problemi di apprendimento. Il 62enne era accusato di averle tirato i capelli, sbattuto la testa contro il banco e di averla colpita con la punta del compasso o con delle penne. In più, si sarebbe rivolta a lei con frasi del tipo: «Sei stupida, non capisci niente, sei di coccio». «Era una ragazza con problemi di apprendimento – aveva detto l’imputato in aula rispondendo al pm -, tanto che si distraeva facilmente, si assentava dalla lezione. Per richiamarla all’ordine potrei aver utilizzato qualche parola con un tono di voce più alto o averla scossa per un braccio. Magari le passavo anche la mano sulla testa, gliela strofinavo. Ma, ripeto, era molto intelligente ma aveva dei problemi di concentrazione» le parole usate dal professore per rigettare l’accusa di maltrattamenti, riconosciuta dal tribunale. Non ci sarebbe, dunque, mai stata la volontà di farle del male. 

La consulente

Nella precedente udienza era stata ascoltata anche una psichiatra, consulente di parte, che aveva messo in dubbio l’attendibilità delle parole delle studentesse che avevano denunciato gli episodi di violenza sessuale alle loro famiglie. Dopo l’esplosione del caso, il professore era stato allontanato da scuola. 

© RIPRODUZIONE RISERVATA