Uccise l'ex compagno di scuola a coltellate: perizia psichiatrica super partes per Rossetti

Uccise l'ex compagno di scuola a coltellate: perizia psichiatrica super partes per Rossetti
Uccise l'ex compagno di scuola a coltellate: perizia psichiatrica super partes per Rossetti
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Sabato 19 Febbraio 2022, 07:40

ANCONA - Una perizia super partes per scandagliare la mente di Mattia Rossetti, il 27enne anconetano accusato di aver ucciso a coltellate, la mattina dell’8 dicembre 2020, l’ex compagno di scuola Michele Martedì. A stabilirlo è stata ieri la Corte d’Assise, davanti alla quale l’imputato deve rispondere di omicidio volontario pluriaggravato. 

La decisione

Accolta, dunque, la richiesta del difensore Francesco Linguiti.

All’istanza di poter eseguire la perizia si erano opposti sia il pm Irene Bilotta che l’avvocato Alessandro Scaloni, che assiste i familiari del parrucchiere morto a 26 anni, mentre stava passeggiando con il cane lungo via Maggini. Il perito, non ancora designato, prenderà l’incarico il 4 marzo, giorno in cui verranno anche vagliate le liste dei testimoni presentate dalle parti. Si tratterà di un approfondimento super partes perché agli atti ci sono già due consulenze. Una è quella affidata dalla procura allo psichiatra Marco Ricci Messori: aveva stabilito un parziale vizio di mente di Rossetti al momento dei fatti, causato da un disturbo paranoide della personalità. L’altra è la relazione del dottor Gabriele Borsetti, scelto dalla difesa: aveva rilevato una totale incapacità di intendere e di volere dell’imputato il giorno del delitto. Il 27enne era conosciuto al Centro di salute mentale e da quando è in carcere, ovvero dal giorno del delitto, ha intrapreso un percorso di cura. Il movente dell’omicidio? «Mi sentivo preso in giro da Michele, è lui la causa dei miei fallimenti» aveva detto nel corso dell’interrogatorio di garanzia il 27enne. Al centro dell’ossessione di Rossetti ci sarebbero state anche delle recriminazioni legate a una ragazza e imputate al giovane parrucchiere, colpito con almeno dodici coltellate. Quattro le contestate aggravanti: crudeltà, futili motivi, stalking (per la presunta ossessione maturata nei confronti della vittima) e premeditazione. Stando al pm, il 27enne aveva preparato da tempo il delitto, procurandosi un coltello e un passamontagna (non indossato al momento dell’omicidio), cercando sul web la connotazione giuridica dell’omicidio premeditato e informazioni per un eventuale trasferimento all’estero. «I familiari dì Michele Martedì – ha detto l’avvocato Scaloni - sono fiduciosi che la nuova perizia psichiatrica disposta dalla Corte confermerà il giudizio dì semi infermità già espresso dal consulente del pm».

La consapevolezza

«L’aver programmato nei dettagli l’omicidio, studiato le pene su internet, cercato dove fuggire all’estero senza estradizione - continua l’avvocato Scaloni -, l’acquisto del coltello e del passamontagna, l’aver desistito il giorno prima a causa della presenza della polizia, la cancellazione del video in cui simulava un omicidio sono tutti elementi che confermano chiaramente la consapevolezza e volontà delle azioni compiute dal Rossetti». Per quanto riguarda il video, si tratterebbe di un filmato in cui l’imputato avrebbe impersonato la parte del killer.

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