ANCONA- Uno era stato arrestato dai carabinieri il 29 aprile perché in possesso di quasi tre etti e mezzo di cocaina, occultati dietro il vano stereo dell’auto. Un altro era finito in manette un mese dopo al termine di un’operazione compiuta dalla polizia che aveva portato al rinvenimento di due etti e 70 grammi di polvere bianca. A entrambi, ma nell’ambito di due procedimenti distinti, il gup Francesca De Palma ha inflitto la stessa condanna: cinque anni e due mesi ciascuno. Si procedeva con l’abbreviato.
Ai domiciliari
Il primo, un 27enne colombiano difeso dall’avvocato Giuseppe Cutrona, si trova attualmente agli arresti domiciliari. Al secondo, 30enne albanese assistito dal legale Emanuele Senesi, sono stati concessi dal giudice al termine dell’udienza. Dopo l’arresto, era infatti finito a Montacuto. Per quanto riguarda la vicenda del colombiano, era stato intercettato dai carabinieri del Norm all’uscita del casello di Ancona Nord dell’A14. Era a bordo della sua Volkswagen Scirocco. Spontaneamente, aveva consegnato un pezzo di hashish da 17 grammi. Ma, temendo che l’auto nascondesse altro, i militari l’avevano smontata pezzo per pezzo, trovando in un vano dietro allo stereo un carico di cocaina: poco meno di tre etti e mezzo.