Inferno in casa, ma questa volta è lei ubriaca che maltratta lui: «Scimmia impotente, dormi sul divano»

Inferno in casa, ma questa volta è lei ubriaca che maltratta lui: «Scimmia impotente, mi fai schifo»
Inferno in casa, ma questa volta è lei ubriaca che maltratta lui: «Scimmia impotente, mi fai schifo»
di Federica Serfilippi
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Martedì 5 Aprile 2022, 05:10

ANCONA - La paura di poter subire soprusi sarebbe stata così forte da convincerlo a dormire in salotto, chiuso a chiave, al riparo da quella donna che è ormai l’ex compagna e che ora rischia di finire a processo con l’accusa di maltrattamenti in famiglia, consistiti – secondo l’accusa della procura – in episodi rappresentati da minacce, vessazioni e percosse.

Ma la prevaricazione più grande sarebbe stata portata dalla soggezione psicologica. È una storia di maltrattamenti al contrario quella trattata ieri al primo piano del tribunale, nell’aula presieduta dal gup Francesca De Palma.

Al contrario perché nella quasi totalità dei casi di violenze che passano per il palazzo di giustizia chi rischia di finire alla sbarra non è un uomo.

I fatti

Questa volta i ruoli si sono invertiti: accusata di maltrattamenti è una donna di 51 anni. Vittima, il suo ex compagno, un anconetano di 64 anni. Ieri, il giudice avrebbe dovuto esprimersi sull’eventuale rinvio a giudizio, ma per un difetto di notifica l’udienza è slittata. Se ne riparlerà il 30 giugno, quando dovranno ricomparire le parti: l’avvocato Jacopo Saccomani per il 64enne, pronto a costituirsi parte civile e a chiedere un risarcimento danni; il legale Alessia Bartolini per la 51enne. I fatti, denunciati ai carabinieri, risalgono principalmente al 2020, quando la coppia conviveva. In un primo momento i due abitavano ad Ancona, poi si erano trasferiti in una cittadina alle porte del capoluogo dorico. Stando alle accuse, tutte da dimostrare, ci sarebbero stati svilimenti e soprusi morali con cadenza quasi quotidiana, complice il vizio dell’alcol mostrato dalla 51enne. «Impotente, scimmia, schifoso, sei un pedofilo» gli avrebbe detto lei. Lui l’ha anche accusata di aver prelevato denaro dal suo portafoglio per andare a comprare alcolici e di aver tentato acquisti online senza il suo permesso. Inoltre, stando sempre al quadro accusatorio, la donna avrebbe esercitato sul compagno una sorta di controllo, impedendogli di uscire di casa, frapponendosi tra lui e la porta. 

I ricatti

La convivenza domestica sarebbe stata così insopportabile per la vittima, tanto da indurla a dormire in salotto, con la porta chiusa a chiave. Per ripicca - questa è la versione dell’uomo - la 51enne gli avrebbe impedito costantemente di dormire, ubriacandosi e colpendo la porta della sala. La donna, inoltre, lo avrebbe minacciato di divulgare foto intime di lui, scattate all’insaputa dello stesso. La denuncia nei confronti dell’indagata risale al luglio del 2020. Nel giro di poco tempo era stato decretato l’allontanamento della donna dalla casa del compagno. Ora, se il gup dovesse decretare il rinvio a giudizio (salvo riti alternativi chiesti dalla difesa), i due potrebbero ritrovarsi in aula. In una di quelle che solitamente accolgono i racconti di violenza subiti dalle donne. Nel 2021 sono state circa 140 le persone che si sono rivolte a Donne e Giustizia, l’associazione che offre assistenza legale e psicologica alle vittime di qualsiasi tipo di violenza. Stando ai dati rilasciati dalla polizia in occasione della Giornata Mondiale contro la Violenza sulle Donne, lo scorso anno sono state prese in media 15 denunce al mese sporte da chi ha subito soprusi fisici o morali. 

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