ANCONA - Oggi si celebra la Giornata internazionale contro la violenza sulle donne e la presidente dell’Ordine degli Psicologi delle Marche, Katia Marilungo, sottolinea l’importanza di non abbassare mai la guardia di fronte a un fenomeno in crescita. Secondo i dati del Viminale, negli 87 giorni di lockdown (9 marzo-3 giugno) sono stati 58 gli omicidi in ambito familiare o affettivo e in 44 casi le vittime sono donne.
Ogni due giorni una donna è stata uccisa in famiglia.
«L’obbligo di restare a casa ha esposto maggiormente le donne a subire violenza – dice la psicologa Marilungo - . I dati rilevati dalla rete Dire, Donne in rete contro la violenza, che riunisce 85 centri antiviolenza nel territorio italiano, ci dicono che nel periodo dell’isolamento le domande di aiuto da parte di donne vittime di violenze sono aumentate del 79,9%. L’elemento culturale è cruciale nella considerazione della violenza di genere. E’ una cultura che va scardinata, attraverso azioni di sensibilizzazione e prevenzione nei contesti educativi e formativi. Il nostro Ordine attua questa attività tutto l’anno, attraverso interventi formativi rivolti agli iscritti e non, in rete con chi opera nel contrasto alla violenza di genere. Oltre al prezioso lavoro dei Cav, la nostra regione vanta anche esperienze di trattamento degli uomini maltrattanti e da sempre fornisce supporto e tutela ai minori vittime di violenza assistita. In questa Giornata l’Ordine degli Psicologi delle Marche desidera ringraziare i numerosi professionisti che operano nel contrasto alla violenza di genere nel nostro territorio».