Niente alcol per strada dopo le 21, il giro di vite del prefetto: «Questa è la nostra risposta alla movida molesta»

Il prefetto Darco Pellos
Il prefetto Darco Pellos
di Stefano Rispoli
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Sabato 12 Marzo 2022, 05:40 - Ultimo aggiornamento: 14:54

ANCONA - Prefetto Darco Pellos, quali sono le ragioni alla base dell’ordinanza del sindaco che impone restrizioni sul consumo di alcol all’aperto? 
«Si tratta di un provvedimento che nasce da una serie di confronti avvenuti anche in sede di Comitato per l’ordine e la sicurezza pubblica e su cui c’è piena intesa e condivisione in merito ai suoi contenuti. Peraltro, recepisce alcune indicazioni che provenivano dagli stessi esercenti: in più di un’occasione hanno lamentato il fatto che le persone che creano disturbo alla quiete pubblica non si approvvigionano nei loro bar, e mi riferisco in particolare a piazza del Plebiscito, ma presso altri locali o negozi posti altrove». 

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Eppure ora sono gli stessi operatori a contestare questa ordinanza che arriva in un momento molto delicato, dopo la crisi scatenata dal Covid e dai rincari di energia e materie prime. Che ne pensa? 
«Sono alcune voci discordi, ma tutti hanno diritto di esprimere la propria opinione.

Riteniamo che questa sia una misura sperimentale, pensata per porre un freno a certi comportamenti molesti o incivili, indicati dagli stessi esercenti. Il provvedimento dà una risposta concreta, vietando il consumo di alcolici nelle pubbliche vie dopo le 9 della sera e, nel caso di piazza Ugo Bassi e dintorni, a qualunque ora, dal momento che in quella zona sono emerse criticità specifiche. Ma ripeto, trattandosi di una misura sperimentale (per ora resterà in vigore fino al 30 giugno 2022, ndr) se ci sono suggerimenti di tipo diverso se ne terrà conto, fermo restando che il diritto al divertimento va contemperato con quello a fruire dei pubblici esercizi di piazza del Plebiscito e con il diritto alla quiete pubblica». 


Chi controllerà che effettivamente vengano rispettate le prescrizioni imposte dall’ordinanza firmata dal sindaco Valeria Mancinelli? 
«Le forze dell’ordine sono tutte chiamate a far rispettare questo provvedimento che ha una sua validità anche in relazione alle implicazioni dal punto di vista delle sanzioni: sono significative perché per i trasgressori è prevista una multa che parte da 77 euro e può arrivare fino a 500 euro». 


Il sindaco ha ammesso che l’ordinanza anti-alcol non debellerà il problema alla radice, ma servirà perlomeno a ridimensionarlo. Condivide? 
«Abbiamo avviato un percorso, in collaborazione con gli esercenti, in cui sperimentiamo delle soluzioni per garantire la serenità e la sicurezza di tutti i cittadini e, in primo luogo, di chi fruisce dei servizi offerti dai commercianti di piazza del Plebiscito. Proprio perché sperimentale, siamo pronti ad accogliere eventuali altre istanze che possano contribuire a farci raggiungere l’obiettivo prefissato». 

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