Amagliani ustionato dopo lo scoppio
"Il camper era tutto quel che avevo"

Amagliani ustionato dopo lo scoppio "Il camper era tutto quel che avevo"
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Sabato 21 Novembre 2015, 00:54 - Ultimo aggiornamento: 3 Novembre, 10:53

ANCONA - "Sono disperato, in pochi minuti ho perso tutto quello che avevo. Quando uscirò dall'ospedale non saprò dove andare. Il camper era la mia casa, i miei ricordi nel quartiere di Posatora non ho mai dato fastidio a nessuno".


A parlare con la voce rotta dall'emozione e con gli occhi pieni di lacrime è Roberto Amagliani, il pensionato anconetano di 71 anni rimasto ustionato a seguito del rogo che domenica sera ha praticamente incenerito il camper dove abitava in via Monte Vettore a Posatora.

Nonostante le ustioni rimediate alle mani al collo e alla testa, l'uomo - seppur ancora provato da quanto accaduto - prova a ripercorrere quei momenti drammatici con il rogo che si sarebbe sprigionato da un mozzicone di sigaretta che a sua volta ha innescato l'incendio: "La porta del camper era aperta, sarà stata la corrente ma un pezzo di carta dove era caduto il mozzicone della sigaretta ha preso fuoco”. All’esterno sentiva ragazzini si divertivano a giocare con delle miccette, ma gli inquirenti sono convinti che le cause del rogo sono accidentali. Continua il racconto: “In pochi attimi il mezzo è stato avvolto dalle fiamme. Ho provato a domare l'incendio poi un’esplosione mi ha fatto quasi perdere i sensi fino a che non è arrivata una persona che mi ha trascinato una decina di metri più in là".

Lo scoppio stato provocato da una bombola di metano da 5 litri. Solo il provvidenziale intervento dei vigili del fuoco ha evitato che esplodesse anche una seconda bombola da 25 litri conservata in un vano ricavato nella fiancata laterale del Fiat Ducato mansardato. Quello che ora preoccupa Amagliani, ricoverato nel reparto di dermatologia dell'ospedale regionale di Torrette, è il futuro che lo attende una volta dimesso dal reparto: "Ho perso tutto non so dove andare. Il camper mi dava la possibilità di vivere in maniera dignitosa nonostante percepisca una pensione minima. Ho chiesto aiuto al Comune per avere un alloggio ma per il momento non c'è stato modo di esaudire questa mia richiesta. Se non mi danno un tetto dove andare, sarò costretto a comperare un altro camper magari con il motore fuso pur di avere un tetto sopra la testa. Nel quartiere non ho mai dato fastidio a nessuno, la gente mi conosce, in alcuni casi dei residenti della zona mi hanno perfino aiutato nei momenti di difficoltà. La mia presenza nel parcheggio di via Monte Vettore non ha mai creato nessun tipo di problema".

Sulla vicenda nella giornata di ieri è intervenuta Emma Capogrossi, assessore comunale ai Servizi sociali: "Il caso in questione lo conosciamo nei minimi particolari. In più di una circostanza gli operatori sociali sono intervenuti per risolvere questa situazione e trovare una collocazione più idonea al signor Amagliani. La scorsa settimana in via Monte Vettore è intervenuto anche il pronto intervento sociale che ha consegnato generi di prima necessità.

Nonostante i tentativi fatti non c’è stato modo di farlo uscire dal camper proprio per iniziare un programma di recupero. Resta inteso che una volta dimesso dall'ospedale i servizi sociali saranno al fianco di questa persona proprio per provare a trovare un punto di incontro. Le emergenze sono tante ma il signor Amagliani non verrà abbandonato dal Comune".

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