ANCONA - I divieti ignorati. Anche per l’assenza di controlli. Sono tanti quelli che dovrebbero essere rispettati tra Mezzavalle e Portonovo, almeno seguendo i cartelli e gli avvertimenti, ma che vengono quotidianamente trascurati da comportamenti che possono creare pericoli.
Si parte dai mancati controlli nelle spiagge libere sulla regolarità della prenotazione, anche ieri inesistenti tanto che gli assembramenti erano evidenti. Per continuare con quelli che si trascinano da anni. Partiamo dal divieto di fare tuffi dal molo, esplicitamente vietati da una ordinanza sindacale del 2012 in bella evidenza, ma di cui nessuno si cura.
Ragazzi, ma anche adulti, continuano a tuffarsi dal molo che, proprio perché da tempo manca di manutenzione, è cosparso in mare di diversi massi di grande portata che rappresentano un potenziale pericolo. Un’abitudine, quella del classico zucchetto, a cui in tanti non vogliono rinunciare. Come la tintarella in alcuni tratti proibiti di spiagge. Ad esempio lungo gli arenili del Trave, espressamente vietati, su cui scendono sovente frane e smottamenti - l’ultima proprio sabato scorso - che in passato hanno rischiato di colpire i bagnanti che stavano beatamente a prendere il sole incuranti del potenziale pericolo.
Interdetto, ma solo a parole, anche il tratto subito dopo la spiaggia Ramona, anche ieri pieno di vacanzieri con tanto di ombrelloni sotto le rocce che incombono dalla falesia fragile del Conero.